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Festa della Repubblica italiana

L'Ateneo ricorda Bianca Bianchi, madre costituente

In occasione della Festa della Repubblica, domenica 2 giugno, l’Ateneo ricorda il cammino e l’impegno di una delle sue studentesse più illustri: Bianca Bianchi.

Nata nel 1914 a Vicchio, è stata scrittrice, partigiana, madre costituente, deputata, pedagogista, insegnante, consigliera e vicesindaca del Comune di Firenze.

 

Ottiene il diploma al Regio Istituto Magistrale “G. Capponi” di Firenze nel settembre del 1934 e poco dopo è ammessa al corso di Vigilanza Scolastica al Magistero. Lo termina con il massimo dei voti e prosegue gli studi entrando al quarto anno del corso di laurea in Pedagogia, che conclude nel 1939 con una tesi sul pensiero religioso di Giovanni Gentile. L’archivio storico d’Ateneo conserva il fascicolo di studentessa di Bianca, che include il registro studenti e il diploma di laurea.

 

Abilitata all’insegnamento delle discipline umanistiche Bianca Bianchi è docente in varie città d’Italia, applica una didattica coraggiosa e poco osservante delle direttive di regime, affrontando con gli studenti tematiche escluse dal programma dello stato fascista. Il contrasto con la dirigenza scolastica sfocia in una rottura drastica, uno dei motivi della sua partenza nel 1941 per la Bulgaria, dove insegna l’italiano. Nel 1942 Bianca torna a Firenze, e dopo la caduta del fascismo e la firma dell’armistizio entra a far parte della Resistenza.

 

Il 2 giugno 1946 viene eletta a 32 anni per far parte dell’Assemblea che avrebbe scritto la nostra Costituzione, con un numero altissimo di preferenze, il doppio di quelle ottenute dal capolista del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, Sandro Petrini. Insieme a Teresa Mattei ricopre il ruolo di Segretaria di Presidenza dell’Assemblea Costituente.

 

Lo stesso anno è eletta nel Consiglio comunale di Firenze con il massimo delle preferenze.

 

Nelle file del Partito Socialista Democratico Italiano, fa parte della prima legislatura di governo nel 1948, durante la quale porta avanti proposte di legge importanti sulla scuola, sull’occupazione e sul tema a lei carissimo della ricerca della paternità da parte dei figli naturali e il superamento delle discriminazioni verso bambini nati fuori del matrimonio, tema principale di una delle sue tante pubblicazioni (I figli di nessuno).

 

Tra il 1967 e 1974, durante l’amministrazione di Luciano Bausi, viene eletta nuovamente consigliera comunale di Firenze e nominata assessora e vicesindaca. Muore a Firenze nel 2000.

 

(Foto in homepage: Archivio Centrale dello Stato, Archivio fotografico Severino Crescente, Camera dei deputati, I legislatura (1948-1953), 1178 | Citazione da:  Bianca Bianchi, "La storia è memoria, ti racconto la mia vita", Firenze, Giorgi & Gambi, 1998)

 

 
Data di
pubblicazione
31 Maggio 2024
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