Una pietra d’inciampo per la scienziata vittima del nazifascismo Una pietra d’inciampo ricorda da oggi in via del Proconsolo una delle vittime del nazifascismo a Firenze, la scienziata ebrea Enrica Calabresi (1891 – 1944).Alla cerimonia, organizzata dal Comune di Firenze, ha partecipato oggi Barbara Valtancoli, delegata della rettrice. Sono intervenuti, fra gli altri, l'assessora comunale alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani, l’assessora regionale Alessandra Nardini e il presidente della comunità ebraica di Firenze Enrico Fink. Fra i presenti, la presidente della commissione del consiglio comunale pace, diritti umani, relazioni internazionali Donata Bianchi e l'artista tedesco Gunter Demnig che dal 1992 ha ideato i piccoli cubi di porfido rivestiti da lapidi di ottone, che vengono collocati nei marciapiedi davanti alle case da cui le vittime furono prelevate o in cui abitavano.Laureata a Firenze nel 1914 in Scienze naturali, Enrica Calabresi fu segretaria della Società Entomologica Italiana e ricevette l’incarico di assistente nell’Ateneo fiorentino. Fortemente osteggiata dal contesto politico e sociale, fu costretta a lasciare Firenze e a trasferirsi all'Università di Pisa. Le leggi razziali segnarono la fine della sua carriera accademica e ne determinarono l'arresto, avvenuto a Firenze nel 1944: si tolse la vita in carcere, per sottrarsi alla deportazione.A Enrica Calabresi sono intitolati anche il reparto di entomologia del Museo della Specola e il nuovo plesso aule inaugurato lo scorso dicembre al Campus di Sesto fiorentino. Pubblicato il: 9 Gennaio 2024