Campo cerca
§1. Il Corso è articolato in due curricola denominati rispettivamente “Management” e “Marketing, internazionalizzazione, qualità”. Il piano di studi corrispondente ad ognuno di detti curricola è riportato nel Regolamento. Il CdS ammette piani personalizzati, soggetti ad approvazione da parte del Comitato per la didattica che, tenuto conto degli obiettivi formativi propri del CdS e dei vincoli posti dall’ordinamento, dovrà accertarne le specifiche motivazioni culturali e professionali. Le regole e le modalità di presentazione del piano di studi sono riportate nell’Art. 11. §2. Con riferimento alle attività formative a scelta previste nel regolamento, detta scelta può avvenire secondo le seguenti modalità: - attività a scelta vincolata: lo studente potrà scegliere fra gli insegnamenti o le altre attività formative indicate in una apposita lista definita in sede di programmazione didattica sulla base degli insegnamenti attivabili e nel rispetto dei vincoli posti dalle normative vigenti, da quanto previsto dell'ordinamento didattico del CdS. - attività formative a scelta autonoma: nel caso in cui i crediti siano tratti da insegnamenti o da altri tipi di attività formative, quali tirocini o attività di laboratorio, impartiti nei CdS di primo livello, indicati dal CdS, tra quelli attivati dalla Scuola di Economia e management dell’Università di Firenze l’approvazione della scelta è automatica, fatta salva la non iterazione dei programmi. In tutti gli altri casi la scelta è soggetta all’approvazione della competente struttura didattica che dovrà valutare, ai sensi dell’art.10, comma 5, lettera a del DM 22 ottobre 2004, n.270, la coerenza dell’attività formativa proposta dallo studente con il progetto formativo del CdS. §3. La lista degli insegnamenti attivabili dal Corso, con l’indicazione dei settori scientifico-disciplinari di riferimento e dell’eventuale articolazione in moduli, gli obiettivi formativi specifici, i crediti sono riportati nel Regolamento. Nella Programmazione didattica e nella Guida della Scuola di Economia e management saranno indicati ogni anno gli insegnamenti attivati, i moduli e la suddivisione degli stessi fra i vari anni di corso e il contenuto specifico degli insegnamenti (diploma supplement). Nel caso di motivata e grave necessità il Corso può deliberare, in sede di programmazione didattica, la sostituzione di un insegnamento previsto con altro estratto dalla lista completa, preferibilmente entro lo stesso settore scientifico disciplinare, e comunque nel rispetto dei vincoli di ordinamento, degli obiettivi formativi curriculari, e dei requisiti quantitativi e qualitativi secondo la normativa nazionale e di Ateneo. §4. Il corso di laurea può deliberare, in sede di programmazione didattica, che alcuni insegnamenti, attività di laboratorio/tirocinio relativi a specifici percorsi o approfondimenti tematici, possano svolgersi nelle sedi decentrate dell’Ateneo fiorentino. §5. Lo svolgimento di tirocini formativi volti all’inserimento nel mondo del lavoro non è obbligatorio ma rientra fra le attività formative che fanno parte dell’offerta dal CdS. Le modalità di svolgimento dei tirocini sono regolate dal CdS con apposita delibera o, in mancanza di questa, dalle norme generali adottate dalla Scuola di Economia e management dell’Università di Firenze. §6. Oltre ai laboratori previsti fra le attività formative attivabili dal CdS è possibile prevedere lo svolgimento di attività di laboratorio, individuali o collettive, volte a sviluppare abilità di tipo applicativo in specifiche aree tematiche coerenti con gli obiettivi formativi del CdS. Dette attività possono essere previste sia con riferimento a specifiche tematiche e, in questo caso, rientrano fra le attività formative presenti nell’elenco degli insegnamenti attivabili, sia come attività i cui contenuti sono definiti sulla base di un progetto di lavoro concordato e svolto sotto la responsabilità di un docente; in questo secondo caso le modalità di svolgimento di detti laboratori sono regolate dal CdS con apposita delibera e potranno essere svolte solo previa approvazione da parte del comitato della didattica del progetto di lavoro proposto. §7. Nel rispetto dei vincoli posti dal D.M. 22 settembre 2010 n.17, la differenziazione degli insegnamenti previsti nei curriculum “Management” ed in quello “Marketing, internazionalizzazione e qualità” rientra entro il tetto massimo previsto nell’allegato D del suddetto decreto.
Il profilo professionale di un laureato del Corso di laurea in Economia aziendale è tipicamente quello dell'esperto in gestione d'impresa, e quindi il suo naturale sbocco professionale è nell'ambito delle organizzazioni produttrici di beni e servizi, di natura privata e pubblica, sia in qualità di imprenditore che di amministratore o di impiegato, così come nell'ambito delle libere professioni e della consulenza aziendale. Considerata l'ampia spendibilità nel mondo del lavoro di un profilo come quello del laureato in Economia Aziendale è però impossibile tracciare un elenco esaustivo dei possibili sbocchi professionali. A titolo indicativo, con riferimento alla classificazione Istat, il profilo dei laureati può trovare corrispondenza in buona parte delle figure professionali riferite alle categoria degli imprenditori, gestori e responsabili di piccole imprese, degli impiegati con compiti di gestione e di amministrazione e delle professioni tecniche nell'ambito dell'amministrazione e delle attività finanziarie e commerciali. In relazione agli obiettivi formativi individuati, un ulteriore importante sbocco per i laureati in Economia Aziendale è la prosecuzione degli studi nei successivi livelli dell'istruzione superiore, considerati un complemento auspicabile per il raggiungimento dei più alti livelli di professionalità nell'ambito dei diversi profili professionali a carattere manageriale. In ogni caso, il corso di laurea offre la formazione per l'accesso alla professione di esperto contabile di cui al D.Lgs. 28 giugno 2005, n. 139, nonché la formazione per lo svolgimento dell'attività di revisione legale dei conti di cui al D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39.
Il corso è finalizzato a formare laureati in grado di inquadrare e affrontare i principali problemi caratteristici delle gestioni aziendali, private e pubbliche, assumendo responsabilità manageriali od imprenditoriali dirette che in veste di liberi professionisti. In coerenza con gli indirizzi della riforma, il corso ha come fondamentale obiettivo formativo fornire una solida preparazione di base riguardo le tematiche fondamentali inerenti il governo, la gestione, l'organizzazione ed il controllo delle imprese e delle altre istituzioni volte alla produzione di beni e servizi che, attraverso la predisposizione di opportuni curricola, possa essere funzionale sia al proseguimento degli studi nelle Lauree Magistrali nell'area del management e delle discipline affini sia per il diretto inserimento nel mondo del lavoro. In funzione di questa scelta nel percorso di studio è riservato ampio spazio ad attività formative che costituiscano una base comune a tutti i curricola, in cui sono affrontati gli aspetti essenziali ai fini del raggiungimento di una solida preparazione sui contenuti scientifici e professionali essenziali nel campo dell'economia e nella gestione d'azienda. Partendo da questa base comune è poi prevista la possibilità di creare percorsi formativi diversificati fra chi intende proseguire con i successivi livelli degli studi universitari e chi invece intenda rivolgersi direttamente al mondo del lavoro. A questo fine nell'ordinamento è prevista la possibilità di attivare un percorso in cui facoltativo è riservato un adeguato spazio ad attività professionalizzanti quali tirocini ed attività di laboratorio. In ogni caso, trattandosi di corso di primo livello, il livello di professionalità che il corso mira a far acquisire è di livello medio. Livelli più elevati e più specifici di professionalità si conseguono con il proseguimento del percorso formativo sia nei gradi successivi della formazione universitaria (specializzazioni, master, lauree Magistrali) cui i percorsi consentono di accedere, nonché la formazione ulteriore e continua in azienda. Visto il taglio poliedrico della formazione che caratterizza gli studi delle facoltà di Economia in generale e quelli di tipo economico-aziendale in particolare, così come la amplissima varietà di sbocchi professionali a cui questo tipo di laurea permette di accedere, risulta difficile delineare una figura professionale precisa per il laureato in Economia Aziendale. Tuttavia, il Corso di Laurea in Economia Aziendale interagendo con il mondo del lavoro e con le altre parti interessate ha stabilito alcuni obiettivi che intende perseguire: 1) Livello di professionalità coerente con le necessità emergenti dal mondo del lavoro 2) Efficace rapporto quali-quantitativo studente/docente 3) Giovane età dei laureati 4) Vicinanza alle esigenze del bacino di utenza 5) Rispondenza dei processi e degli output alla normativa e alla prassi di riferimento e possibilità di effettuare un sistematico monitoraggio. 6) Livello di professionalità e relativo percorso di formazione coerente con il proseguimento degli studi ( sia di carattere teorico, lauree specialistiche, che teorico-pratico, master). L'obiettivo è quello di far emergere una figura professionale dotata di un bagaglio di conoscenze e prime esperienze direttamente finalizzato ad un agevole inserimento nel mondo del lavoro.
§1. Il Corso di Studi (CdS) è dotato di un Comitato della didattica presieduto dal Presidente del CdS che lo convoca. Salvo quanto stabilito da eventuali normative sopraordinate, tale Comitato: a) comprende almeno altri quattro docenti del CdS scelti e nominati dal Presidente, e almeno due rappresentanti degli studenti ove eletti; b) è immediatamente operativo, anche se soggetto a conferma nel primo Consiglio di Corso utile; c) ha sedute valide se è presente la maggioranza dei docenti aventi diritto; d) delibera col voto della maggioranza assoluta dei presenti; e) ha la responsabilità delle attività di verifica dei requisiti curriculari e di preparazione personale per l’accesso al CdS di cui ai commi successivi, oltre che delle altre funzioni previste dallo Statuto di Ateneo e comunque di tutte quelle delegabili dal Consiglio del CdS. §2. Per l’accesso al CdS in Economia aziendale si richiedono nozioni di cultura umanistica e scientifica a livello di scuola media superiore, la familiarità con i principali strumenti informatici e la conoscenza di base di almeno una lingua ufficiale dell’unione europea oltre l’italiano. §3. La verifica del possesso dei requisiti di accesso avviene per mezzo di un test di ingresso non interdittivo ma obbligatorio da effettuarsi secondo le modalità definite di concerto con la Scuola di Economia e management. §4. Lo studente che evidenzi delle lacune nei requisiti d’ingresso potrà essere chiamato a svolgere attività di recupero; il Comitato per la didattica può stabilire che la verifica del possesso dei requisiti richiesti all’ingresso possa essere propedeutica al sostenimento di determinate attività formative previste nel curriculum di studi. Il CdS può attivare moduli didattici supplementari di sostegno ai fini del superamento del test di ingresso.