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1. Il Corso ha la durata di cinque anni. 2. Tutti gli insegnamenti sono erogati su base semestrale, a eccezione degli insegnamenti da 15 CFU, i quali sono svolti su due semestri. 3. Una parte delle ore di didattica frontale può essere impiegata dai docenti per lo svolgimento di attività seminariale, anche in forma telematica, volta in particolare all’acquisizione delle competenze di cui all’art. 2 comma 3 lett. c) e d) del presente regolamento. Le modalità di tali attività sono definite dal corso di laurea sentito il parere della commissione di cui all’art. 5, comma 2. 4. Nel rispetto delle norme previste dal Regolamento didattico di Ateneo, il Consiglio di Corso di laurea provvede ogni anno a formulare alla Scuola la proposta di programmazione dell’attività didattica nonché a discutere e approvare i programmi dei corsi di insegnamento. 5. Il Consiglio di Corso di laurea assicura che i programmi dei corsi d’insegnamento: a) siano pubblicati sul sito della Scuola in tempo utile da consentire agli studenti di fruirne in vista dell’inizio delle lezioni e dello svolgimento degli esami di profitto; b) siano formulati in modo chiaro e definito, per quanto riguarda gli argomenti del corso, i testi di studio da utilizzare, (con la chiara specificazione dei testi consigliati in alternativa), e gli eventuali materiali integrativi, che dovranno essere resi disponibili in modo da consentire agli studenti di fruirne in tempo utile per gli appelli di esame; c) corrispondano, nei loro contenuti, alla intitolazione formale del corso; d) siano adeguati alle finalità del corso, che possono essere d’introduzione allo studio del diritto, insegnamento di nozioni di base, di avvio allo studio istituzionale di un determinato ramo dell’ordinamento, approfondimento specialistico, più o meno marcatamente monografico; e) tengano conto, nell'ambito di una visione complessiva della didattica del Corso di laurea, della necessità di coordinamento all'interno delle aree scientifico-disciplinari, e tra aree vicine o comunque interferenti; f) tengano conto, nell’ambito di una visione complessiva delle finalità di ogni insegnamento, dei programmi degli altri corsi in cui eventualmente sia ripartito l’insegnamento, anche al fine di prevedere un equivalente onere di studio per gli studenti che sostengono le rispettive prove d’esame; g) siano commisurati al numero di crediti assegnati a ciascun corso. 6. I programmi su cui gli studenti sostengono gli esami sono quelli indicati per l’anno accademico durante il quale gli esami stessi sono sostenuti, salva la possibilità degli studenti di concordare con il docente un diverso programma, già indicato in precedenti anni accademici. 7. Le attività formative sono articolate come segue: A) Crediti relativi ad insegnamenti obbligatori Lo studente è tenuto ad acquisire 234 CFU secondo il seguente piano di studi e con riguardo agli insegnamenti ivi compresi: 1° ANNO - Diritto privato I - IUS/01 (9 CFU) - Sistemi giuridici comparati – IUS/02 (9 CFU) in alternativa a Comparative Legal Systems – IUS/02 (9 CFU) - Diritto dell’Unione europea – IUS/14 (9 CFU) in alternativa a European Union Law – IUS/14 (9) CFU) - Istituzioni diritto romano – IUS/18 (12 CFU) - Diritto costituzionale generale – IUS/08 (9 CFU) - Storia del diritto medievale e moderno I – IUS/19 (12 CFU) 2° ANNO - Diritto privato II – IUS/01 (9 CFU) - Diritto penale I – IUS/17 (9 CFU) - Diritto amministrativo I – IUS/10 (9 CFU) - Diritto del lavoro – IUS/07 (15 CFU) - Filosofia del diritto – IUS/20 (9 CFU) in alternativa a Philosophy of law 3° ANNO - Diritto penale II – IUS/17 (9 CFU) - Diritto processuale penale – IUS/16 (15 CFU) - Diritto internazionale – IUS/13 (9 CFU) in alternativa a Diritto internazionale (in lingua inglese) – IUS/13 (9 CFU) - Diritto commerciale – IUS/04 (15 CFU) - Un insegnamento da 6 cfu a scelta sul SSD/19 o sul SSD/18: sul SSD/19 tra “Storia del diritto II - Novecento giuridico” e “Storia del diritto II - Storia della giustizia”; sul SSD/18 tra “Diritto romano - Persone e famiglia” e “Diritto romano - Giustizia e processo”. 4° ANNO - Diritto processuale amministrativo – IUS10 (9 CFU) - Diritto processuale civile – IUS/15 (15 CFU) - Un insegnamento da 6 cfu a scelta sul SSD/08 tra: Diritto costituzionale: fonti del diritto e forma di governo, Diritto costituzionale: giudici, giustizia e libertà e Constitutional Law of technology (IUS/08). - Diritto civile – IUS/01 (9 CFU) - Economia politica – SECS-P/01 (9 CFU) 5° ANNO - Diritto tributario – IUS/12 (9 CFU) - Insegnamento a scelta tra Argomentazione giuridica, Informatica giuridica, Sociologia del diritto – IUS/20 (6 CFU) - Diritto ecclesiastico – IUS/11 (6 CFU) B) Crediti relativi ad insegnamenti facoltativi Lo studente è tenuto ad acquisire 24 CFU relativi ad insegnamenti facoltativi offerti dal Corso di laurea nell’ambito dei seguenti settori scientifico-disciplinari: IUS/01 Diritto Privato – IUS/02 Diritto privato comparato - IUS/03 Diritto agrario - IUS/04 Diritto commerciale - IUS/05 Diritto dell'economia - IUS/06 Diritto della navigazione - IUS/07 Diritto del Lavoro - IUS/08 Diritto costituzionale - IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico - IUS/10 Diritto amministrativo - IUS/11 Diritto canonico e Diritto ecclesiastico - IUS/12 Diritto tributario - IUS/13 Diritto internazionale - IUS/14 Diritto dell'unione Europea - IUS/15 Diritto processuale civile - IUS/16 Diritto processuale penale - IUS/17 Diritto penale - IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità - IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno - IUS/20 Filosofia del diritto - IUS/21 Diritto pubblico comparato – MED/43 Medicina legale – SECS-P/03 Scienza delle finanze – SECS-P01 Economia politica – SECS-P02 Politica economica – SECS- P07 Economia aziendale – SECS-S03 Statistica economica Il corso di studio suggerisce gli insegnamenti facoltativi, scelta libera dello studente, offerti dal corso di studio, che garantiscono l’approvazione del piano di studi. A ciascuno insegnamento facoltativo corrispondono 6 CFU. Gli insegnamenti facoltativi possono essere inseriti nel piano di studio a partire dal terzo anno. In caso di insegnamenti tra loro in alternativa presenti in settori obbligatori, è possibile per lo studente inserire tra gli insegnamenti facoltativi uno o più tra gli insegnamenti non sostenuti in tali settori. C) Crediti relativi ad attività a scelta libera dello studente Lo studente è tenuto ad acquisire 9 CFU relativi ad insegnamenti o attività scelti tra quelli di seguito indicati. I crediti di cui alla presente lettera possono essere acquisiti usufruendo degli insegnamenti e moduli facoltativi attivati nell’ambito del Corso di laurea magistrale o di Corsi di studio o di formazione deliberati dal Consiglio di Dipartimento di Scienze giuridiche su indicazione della Scuola di Giurisprudenza. La scelta dello studente che ricada su insegnamenti impartiti in altri Corsi di Laurea di studio o di formazione dell’Ateneo di Firenze o di altri Atenei deve essere autorizzata dal Presidente del Corso di laurea previa verifica della coerenza con le finalità formative del Corso di laurea stesso. I crediti di cui alla presente lettera possono essere acquisiti anche mediante: a) un tirocinio formativo o lo svolgimento di attività di ricerca presso organizzazioni, imprese, uffici, amministrazioni, strutture di ricerca italiane o straniere, attivato secondo le modalità previste dall’Ateneo, previa presentazione di un progetto formativo da sottoporre alla verifica e all’approvazione da parte del docente a ciò delegato dalla Scuola. Il tirocinio e l’attività di ricerca svolti vengono valutati da un minimo di 6 a un massimo di 9 CFU in ragione dell’impegno (valutato in ore) richiesto allo studente; b) la frequenza con profitto verificabile di corsi offerti da altre istituzioni, se ritenuti coerenti con il piano di studi e approvati dal Presidente del Corso di laurea. c) la frequenza delle attività di didattica innovativa offerte dalla Scuola di Giurisprudenza alle quali sia associato il riconoscimento di cfu. d) Mediante i corsi di perfezionamento o aggiornamento professionale offerti dal dipartimento di Scienze Giuridiche. e) Mediante la conoscenza di una lingua straniera europea (livello B2 o superiore), diversa da quella con cui sono stati acquisiti i 6 cfu obbligatori. La relativa certificazione dà diritto all’acquisizione dei suddetti CFU se sia stata rilasciata nei 4 anni antecedente alla richiesta avanzata dallo studente. In relazione alle lettere a),c),d),e) è necessario presentare espressa richiesta di riconoscimento allegando la relativa certificazione.
Obiettivi formativi specifici del corso: Il Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza è orientato a fornire una formazione giuridica completa che si sostanzia nella conoscenza approfondita dell’ordinamento giuridico nazionale, dell’Unione Europea e internazionale. Il percorso formativo, articolato in 5 anni, è calibrato in modo da permettere allo studente l’acquisizione progressiva delle conoscenze e delle competenze necessarie a formare il giurista del terzo millennio. In particolare: a) la conoscenza della cultura giuridica italiana ed europea, anche attraverso l’acquisita consapevolezza della storicità del fenomeno giuridico e delle sue differenti forme di manifestazione e organizzazione nei diversi contesti geografico-nazionali; b) la conoscenza degli istituti di diritto positivo sostanziale relativi a tutte le aree del giuridico (privata, pubblica, penale, internazionale, dell’Unione europea); c) la conoscenza approfondita dei sistemi processuali (civile, penale, amministrativo) e delle procedure di soluzione non giudiziale dei conflitti; d) la capacità – sulla base delle competenze acquisite – di comprensione e interpretazione di testi giuridici, di adeguata qualificazione di casi, problemi, questioni giuridiche, nonché la capacità di predisporre testi giuridici normativi, negoziali e processuali; e) la conoscenza adeguata di almeno una lingua straniera e l’acquisizione di conoscenze informatiche di base, necessarie tanto a svolgere adeguatamente il percorso universitario, quanto a entrare nel mondo del lavoro. Il nuovo test di conoscenze informatiche si articola in una prima parte orientata a mettere lo studente in condizione di consultare i principali cataloghi e le principali banche date sia cartacei che on line e in una seconda parte volta a consentirgli la redazione corretta di un documento word, di una presentazione power point e di un file excel; f) il possesso degli strumenti per acquisire autonomia nella costruzione del proprio percorso di studio e lavorativo, nell’avvicinare argomenti e problemi nuovi nonchè nell'aggiornamento delle proprie competenze e conoscenze. Al riguardo, il corso di studio, di concerto con la Scuola di Giurisprudenza, si muove congiuntamente su più fronti: 1) ha predisposto una variegata offerta di insegnamenti facoltativi che permettano allo studente di approfondire le sue competenze in molteplici ambiti secondo i propri interessi e le proprie inclinazioni pur nel quadro di un percorso di studio che resta a ciclo unico e che quindi non ammette al proprio interno curricula o indirizzi (https://www.giurisprudenzamagistrale.unifi.it/p121.html); 2) ha potenziato il ricorso alla scrittura non solo come modalità di verifica dell’apprendimento ma come strumento per la redazione di atti, pareri, negozi soprattutto attraverso le attività di didattica innovativa inserite nei diversi insegnamenti o autonomamente organizzate (https://www.giurisprudenza.unifi.it/vp-354-didattica-innovativa.html); 3) ha implementato le attività clinico-legali e di didattica innovativa, ritenute essenziali a favorire autonomia e senso critico degli studenti, nonché ad avvicinarli alle scelte lavorative (https://www.giurisprudenza.unifi.it/vp-354-didattica-innovativa.html) nel quadro di un progetto che persegue una certa idea di formazione del giurista e del rapporto, che in essa deve intercorrere, tra dimensione teorica e pratica (https://www.giurisprudenza.unifi.it/p465.html); 4) ha aumentato l’offerta formativa in lingua inglese (https://www.giurisprudenza.unifi.it/cmpro-v-p-266.html); 5) ha reso accessibile, a condizioni agevolate, la vasta offerta di corsi di aggiornamento professionale e perfezionamento facente capo al Dipartimento di Scienze giuridiche, col medesimo intento di implementare le conoscenze degli studenti interessati in determinati ambiti anche in vista delle loro future scelte lavorative (https://www.dsg.unifi.it/p504.html); 6) ha aumentato i curricula del dottorato di ricerca (https://www.dsg.unifi.it/vp-26-dottorato-in-scienze-giuridiche.html) e riformato l’organizzazione della scuola di specializzazione per le professioni legali (https://www.giurisprudenza.unifi.it/p416.html); 7) mette a disposizione degli studenti la possibilità di svolgere tirocini formativi presso studi professionali, imprese, enti pubblici e privati (https://www.giurisprudenza.unifi.it/ls-8-tirocini.html); 8) consente agli studenti in pari di anticipare all’ultimo anno del percorso di studio un semestre di pratica legale o notarile (https://www.giurisprudenzamagistrale.unifi.it/vp-167-anticipazione-pratica-forense.html) Descrizione del percorso formativo: La laurea magistrale a ciclo unico in giurisprudenza è stata oggetto di un significativo processo di riforma a decorrere dall’anno accademico 2021-2022, processo che ha portato ad adeguare il percorso di studi a esigenze ritenute imprescindibili nella formazione del giurista odierno; A) è apparso anzitutto importante proporre agli studenti, fin dal primo anno, una visione del fenomeno giuridico non circoscritta all’ordinamento nazionale. Di qui la scelta di portare al primo anno/primo semestre l’insegnamento di Sistemi giuridici comparati, necessario ad aprire lo sguardo oltre i confini del diritto interno e della stessa tradizione europeo-continentale. La scelta di collocare al primo anno Diritto dell’Unione europea risponde, da un lato, alla medesima logica e, dall’altro, sottolinea il valore ormai 'fondativo’ che tale materia ha assunto anche rispetto alla comprensione delle altre materie di diritto positivo (che raramente riescono a prescindere dalla presenza dell’ordinamento dell’Unione e delle sue fonti). Va inoltre sottolineato come queste due materie già offrano un canale di insegnamento in inglese: questo rende il Corso di studi capace di offrire, fin dal primo anno, didattica in inglese relativa a materie obbligatorie. In proposito, è auspicabile estendere la didattica in lingua inglese anche ad altri insegnamenti purchè si prestino, è chiaro, a essere impartiti in tale lingua senza pregiudizio per la preparazione degli studenti e per la doverosa acquisizione, da parte loro, di un appropriato strumentario linguistico e concettuale in italiano. In simile prospettiva, verrà attivato un insegnamento in inglese anche per filosofia del diritto. B) si sono distribuiti in maniera più equilibrata i cfu sui diversi anni e semestri, strutturando i primi due anni come la parte del percorso di studi in cui lo studente acquisisce le conoscenze di base in tutte le materie di diritto sostanziale (ad eccezione del diritto commerciale), nonché in ambito storico, comparatistico e filosofico; C) il diritto commerciale si colloca al terzo anno non solo per l’esigenza di rendere più equilibrata la distribuzione dei cfu negli anni precedenti, ma anche per costruire una sequenza di insegnamenti rispetto ai quali si registra una particolare vicinanza tra dimensione giuridica e dimensione economica. Al quarto anno è infatti collocato l’insegnamento di Economia politica e al quinto quello di diritto tributario. L’offerta degli insegnamenti facoltativi è inoltre stata arricchita dalla presenza di materie di natura economica, crescentemente importanti nella formazione del giurista; D) si è arricchita l’offerta degli insegnamenti facoltativi e si sono radunati sotto alcune macro-aree tematiche utili a indirizzare lo studente nella scelta dei diversi percorsi di approfondimento; le macroaree sono: 'Oltreconfine’; 'Diritto, economia, impresa’; 'tutela dei diritti e gestione del conflitto’, 'Diritto penale e criminologia’; 'Lavoro, Welfare, diritto antidiscriminatorio’; 'Istituzioni, governo, territori’; 'Diritto e nuove tecnologie’; 'Storie, culture, religioni’; 'Indirizzo privatistico’; 'Diritto, metodo, linguaggio’. Per gli altri aspetti legati alla didattica si rinvia a quanto detto nel quadro immediatamente precedente a questo.
1. Sono ammessi al Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza gli studenti in possesso di diploma di Scuola secondaria superiore, di altro titolo di studio conseguito all’estero e ritenuto idoneo in base alla normativa vigente. 2. Al fine di fornire agli studenti uno strumento di autovalutazione rivolto alla verifica del possesso delle caratteristiche attitudinali e delle conoscenze minime, anche linguistiche, necessarie per intraprendere gli studi giuridici, la Scuola prevede “una prova di verifica delle conoscenze in ingresso”. 3. L’esito della prova non pregiudica l’iscrizione. L’effettuazione della prova con esito positivo è, tuttavia, condizione per poter sostenere gli esami di profitto. In caso di esito negativo, lo studente è tenuto ad assolvere gli Obblighi Formativi Aggiuntivi secondo le modalità previste dalla Scuola e specificate nel bando annuale istitutivo del test. Tali attività possono essere realizzate anche congiuntamente ad altri Corsi di laurea della classe o di altre classi. 4. L’esito della prova, portato a conoscenza dello studente al termine del test, non è reso pubblico e non influisce sulla carriera del medesimo. La Scuola utilizza gli esiti dei test in forma aggregata ai fini di quanto previsto art.14. I risultati in forma aggregata possono essere comunicati alle scuole di provenienza laddove ritenuto opportuno.