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Tipologia di accesso
Programmato
Durata
3 anni
Crediti
180
Sede
FIRENZE
Struttura
Medicina Sperimentale e Clinica
Classe di laurea
L/SNT1 - Classe delle lauree in Professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica
Lingua
Italiano


Articolazione delle attività formative

1. Il corso di studi ha la durata di tre anni. L'attività formativa corrisponde al conseguimento di 60 crediti formativi universitari (CFU) per anno per un totale di 180 CFU. Il corrispettivo in ore di 1 CFU è pari a 30 ore . La frazione dell'impegno orario complessivo riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale non può essere inferiore al 50%. Nel computo dell'impegno orario complessivo non devono essere considerate le attività di tirocinio.

2. Le attività formative professionalizzanti sono svolte per un numero di CFU non inferiore a 60 nella forma di tirocini, laboratori, attività pratiche, studio guidato, produzione di elaborati tecnico scientifici, simulazioni condotte in strutture adeguate per dimensioni e caratteristiche tecniche all’attività prevista e al numero degli studenti. In ossequio alla normativa comunitaria a tali CFU è attribuito un peso orario pari a 30 ore per credito.

3. Per il corso di studi è previsto un solo curriculum. Il quadro delle attività formative è espresso dalla Tabella I (Allegata)


Il Corso di Laurea in Infermieristica si propone il conseguimento degli obiettivi formativi specifici di seguito definiti:

a) Funzione “Prevenzione e educazione alla salute”
a.1 Promozione e mantenimento della salute
- Promuovere la salute con interventi preventivi e assistenziali rivolti alle persone assistite, alla famiglia e alla comunità;
- attivare e sostenere le capacità residue della persona per promuovere l’adattamento alle limitazioni e alterazioni prodotte dalla malattia e alla modifica degli stili di vita;
- progettare e realizzare, collaborando con altri professionisti, interventi informativi ed educativi di controllo dei fattori di rischio rivolti al singolo e a gruppi;
- educare le persone a stili di vita sani e modificare quelli a rischio.

b) Funzione “Assistenza e gestione”
b.1 Organizzazione e continuità dell’assistenza
- definire le priorità degli interventi sulla base dei bisogni assistenziali, delle esigenze organizzative e dell’utilizzo ottimale delle risorse disponibili;
- progettare e realizzare - collaborando con altri professionisti - gestire e organizzare l’assistenza infermieristica di un gruppo di pazienti;
- identificare i bisogni di assistenza infermieristica, differenziando il contributo degli operatori di supporto e di altri professionisti da quello degli infermieri;
- attribuire e supervisionare le attività assistenziali al personale di supporto;
- gestire i sistemi informativi cartacei ed informatici di supporto all’assistenza;
- documentare l’assistenza infermieristica erogata in accordo ai principi legali ed etici;
- assicurare ai pazienti, ai loro familiari e/o ad altre persone significative, le informazioni di competenza sullo stato di salute dei pazienti stessi;
- predisporre le condizioni per la dimissione della persona assistita, in collaborazione con i membri dell’equipe;
- garantire la continuità dell’assistenza tra turni diversi, tra servizi/strutture diversi;
- utilizzare strumenti di integrazione professionale (riunioni, incontri di team, discussione di casi);
- lavorare in modo integrato nell’equipe rispettando gli spazi di competenza;
- stabilire relazioni professionali e collaborare con altri professionisti sanitari nella consapevolezza delle specificità dei diversi ruoli professionali e delle loro integrazioni con l’assistenza infermieristica;

b.2 Sicurezza e controllo del rischio nei contesti di presa in carico
- assicurare un ambiente fisico e psicosociale efficace per la sicurezza dei pazienti;
- utilizzare le pratiche di protezione dal rischio fisico, chimico e biologico nei luoghi di lavoro;
- adottare le precauzioni per la movimentazione manuale dei carichi;
- adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo (precauzioni standard) nelle strutture ospedaliere e di comunità.

b.3 Relazione di aiuto e adattamento/Salute Mentale
- attivare e gestire una relazione di aiuto e terapeutica con l’utente, la sua famiglia e le persone significative;
- gestire i processi assistenziali generazionali e di genere;
- individuare e gestire in collaborazione con altri professionisti, alterazioni comportamentali maggiormente frequenti e di rischio per il paziente: confusione mentale, disorientamento, agitazione;
- sostenere, in collaborazione con l'équipe, l'assistito e la famiglia nella fase terminale e nel lutto;
- contribuire, in collaborazione con altri professionisti, alla gestione delle situazioni di disagio psichico in particolare nelle fasi di stabilizzazione;
- comunicare in modo efficace con modalità verbali, non verbali e scritte le valutazioni e le decisioni infermieristiche nei team sanitari interdisciplinari.

b.4 Infermieristica clinica a pazienti con problemi prioritari di salute acuti e cronici (materno-infantile/adulti/anziani)
- gestire l’assistenza infermieristica a pazienti (età pediatrica, adulta ed anziana) con problemi respiratori acuti e cronici, cardio-vascolari, metabolici e reumatologici, renali acuti e cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, neurologici, oncologici, infettivi, ortopedici e traumatologici, ostetrico-ginecologici, patologie ematologiche, alterazioni comportamentali e cognitive, situazioni di disagio/disturbo psichico;
- accertare e gestire l’assistenza infermieristica nei pazienti con problemi cronici e di disabilità;
- gestire l’assistenza infermieristica perioperatoria;
- accertare con tecniche e modalità strutturate e sistematiche i problemi dell’assistito attraverso l’individuazione delle alterazioni nei modelli funzionali (attività ed esercizio, percezione e mantenimento della salute, nutrizione e metabolismo, modello di eliminazione, riposo e sonno, cognizione e percezione, concetto di sé, ruolo e relazioni, coping e gestione stress, sessualità e riproduzione, valori e convinzioni);
- attivare e sostenere le capacità residue della persona per promuovere l’adattamento alle limitazioni e alterazioni prodotte dalla malattia e alla modifica degli stili di vita;
- identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona e le sue reazioni correlate alla malattia, ai trattamenti in atto, all’istituzionalizzazione, alle modificazioni nelle attività di vita quotidiana, alla qualità di vita percepita;
- vigilare e monitorare la situazione clinica e psicosociale dei pazienti, identificando precocemente segni di aggravamento del paziente;
- attivare gli interventi necessari per gestire le situazioni acute e/o critiche;
- individuare e prevenire i fattori scatenanti la riacutizzazione nei pazienti cronici;
- garantire la corretta esecuzione delle procedure tecnico-assistenziali.

b.5 Applicazione e gestione dei percorsi diagnostici e terapeutici
- garantire la corretta applicazione dei protocolli terapeutici e sorvegliarne l’efficacia;
- attivare processi decisionali sulla base delle condizioni del paziente, dei valori alterati dei parametri, referti ed esami di laboratorio;
- gestire percorsi diagnostici assicurando l’adeguata preparazione del paziente e la sorveglianza successiva alla procedura;
- integrare l’assistenza infermieristica nel progetto di cure multidisciplinari.

b.6 Metodo clinico
- accertare i bisogni di assistenza infermieristica attraverso metodi e strumenti di accertamento
- utilizzare il processo di assistenza infermieristica nella presa in carico degli utenti;
- rideterminare la pianificazione infermieristica sulla base dell’evoluzione dei problemi del paziente
- prevedere l’evoluzione dei bisogni di assistenza infermieristica della persona;
- valutare i risultati dell’assistenza erogata e riadattare la pianificazione infermieristica sulla base dell’evoluzione dei problemi del paziente;

c) Funzione “Educazione terapeutica”
c.1 Educazione del paziente e metodologie di intervento nella comunità
- attivare reti di assistenza informali per sostenere l’utente e la famiglia in progetti di cura a lungo termine;
- elaborare con la persona e la famiglia progetti educativi per sviluppare abilità di autocura;
- sostenere l’apprendimento di pazienti all’autogestione dei problemi assistenziali;
- educare i caregivers alla gestione dei problemi della persona assistita;
- gestire dimissione dei pazienti.

d) Funzione “Ricerca”
d.1 Prove di efficacia
- ricercare la letteratura sulla base dei quesiti emersi nella pratica clinica
- analizzare criticamente la letteratura;
- utilizzare nella pratica le migliori evidenze declinandole sulla base dei valori, convinzioni, preferenze dell’utente, delle risorse disponibili e del giudizio clinico

e) Funzione “Formazione e consulenza”
e.1 Autoapprendimento e formazione
- accertare i bisogni di apprendimento confrontandosi con il formatore/tutor;
- progettare piani di apprendimento per gestire le attività formative professionalizzanti;
- assumere funzioni di guida verso operatori di supporto e/o studenti;
- richiedere il confronto al supervisore nei contesti di apprendimento clinico;
- elaborare il piano delle proprie proposte elettive (corsi e attività professionalizzanti);
- elaborare il proprio portfolio.
- collaborare alla progettazione, erogazione e valutazione di programmi formativi

e.2 Consulenza
- fornire pareri tecnici nel proprio ambito di competenza


L’attività formativa viene svolta attraverso lezioni frontali, laboratori, seminari, lavori a piccoli gruppi, problem based learning (PBL), e-learning e didattica per processi. Sono inoltre previste attività formative professionalizzati in strutture private e pubbliche che siano in possesso dei requisiti necessari a guidare gli studenti durante l’apprendimento. I criteri di valutazione degli studenti dovranno consentire di misurare le conoscenze, le capacità e le abilità richieste per il conseguimento del titolo e puntualizzate nei “cinque descrittori della conferenza di Dublino” previsti per le lauree triennali.
Il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento sarà certificato attraverso il superamento degli esami previsti per ogni insegnamento del corso di studio con la conseguente acquisizione dei relativi crediti formativi universitari (CFU). A tal fine i docenti dovranno presentare i loro programmi, tenendo conto delle esigenze curriculari, distinti per aree di apprendimento, con l’indicazione delle competenze da acquisire. Verrà inoltre favorita l’integrazione dei programmi.
Gli insegnamenti sono costituiti da uno o più moduli didattici coordinati, svolti anche da più docenti, con un unico esame finale. In ogni caso, il numero massimo degli esami da superare per accedere alla prova finale per il conseguimento della laurea è di 20, compresi tre esami per le attività formative professionalizzanti e uno per le attività a scelta dello studente. Per la certificazione della conoscenza della lingua straniera è previsto il superamento di una verifica di idoneità.
Ai sensi dell’art. 5, comma 7, del DM 270/2004, sono riconoscibili eventuali abilità professionali certificate, nonché ulteriori conoscenze e abilità maturate in attività formative cui l’università abbia concorso, purché attinenti al percorso didattico e in termini rigorosamente individuali, fino a un massimo di 60 CFU, fatti salvi i casi di coloro che hanno ottenuto il riconoscimento professionale di percorsi formativi precedenti ai sensi della legge n. 42/99.
Le attività formative professionalizzanti sono svolte per un numero di CFU non inferiore a 60 nella forma di tirocini, laboratori e attività pratiche condotte in strutture adeguate all’attività prevista e al numero degli studenti. Per conseguire la laurea lo studente deve aver acquisito 180 CFU.



Possono essere ammessi al Corso di Laurea candidati in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo dagli organi competenti.
Il corso è ad accesso programmato nazionale. Il numero di studenti ammissibili è determinato annualmente dal MIUR previa valutazione da parte della Scuola di Scienze della Salute Umana delle risorse strutturali, strumentali e di personale disponibili per il funzionamento del corso.
Per l'accesso al corso di studio è richiesta una preparazione di base nelle materie di ambito chimico, biologico, matematico e fisico; detta preparazione sarà verificata contestualmente al test di ammissione. Se la verifica non é positiva, agli studenti iscritti a seguito della procedura selettiva, saranno indicati specifici obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corso mediante la frequenza ad attività di recupero organizzate dalla Scuola. Il valore al di sotto del quale la verifica è ritenuta non positiva nonché la modalità di erogazione delle attività di recupero (in presenza, FAD, blended) è indicato annualmente nel bando per l'ammissione al corso tenuto conto dei criteri di ammissione indicati nell’apposito Decreto Ministeriale.
Il perfezionamento dell'ammissione al corso è subordinato all'accertamento medico dell'idoneità psico-fisica per lo svolgimento delle funzioni specifiche del profilo professionale, che l'Ateneo si impegna a effettuare entro il primo semestre di attivazione del corso e comunque prima dell'inizio delle attività di tirocinio. L'Università si riserva di verificare, in qualsiasi momento, la persistenza delle condizioni di idoneità psico-fisica dello studente su segnalazione del Direttore delle Attività Formative del Corso di Laurea. Gli studenti idonei saranno sottoposti alla sorveglianza sanitaria prevista dalla normativa vigente, da parte del medico competente.

Obbligatori
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Non obbligatori
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