Salta al contenuto principale
Tipologia di accesso
Libero
Durata
3 anni
Crediti
180
Sede
FIRENZE
Struttura
Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI)
Classe di laurea
L-26 - Classe delle lauree in Scienze e tecnologie alimentari
Lingua
Italiano


Il Corso di studio in Tecnologie alimentari ha la durata di 3 anni. L’attività normale dello studente corrisponde al conseguimento di circa 60 crediti formativi universitari (CFU) all’anno (57 CFU il primo anno; 63 CFU il secondo anno e 60 CFU il terzo anno). Lo studente che abbia comunque ottenuto 180 CFU adempiendo a tutto quanto previsto dalla struttura didattica può conseguire il titolo anche prima della scadenza triennale.

Il percorso formativo si articola in insegnamenti di base, caratterizzanti ed integrativi, con struttura monodisciplinare o integrata (2 moduli). Il numero degli esami obbligatori è in numero di 19 (inclusa l’idoneità alla conoscenza della lingua inglese livello B2). Gli insegnamenti obbligatori si articolano in lezioni frontali in aula che comprendono sia l’erogazione dei principi e delle conoscenze delle diverse discipline che attività pratiche interattive guidate. Inoltre, in particolare, gli insegnamenti relativi alle discipline caratterizzanti ed affini, prevedono attività pratiche presso: - i laboratori didattici attrezzati per lo svolgimento di esercitazioni inerenti la microbiologia, l’entomologia e la patologia post-raccolta, le analisi chimiche e fisiche; - i laboratori informatici, di cui uno provvisto di postazioni per esperienze didattiche in realtà virtuale (lab360); - il laboratorio di analisi sensoriale (SensoryLab UniFI).

Le attività formative sono distribuite in semestri e l’ultimo del terzo anno è prevalentemente destinato alle attività di tirocinio pratico applicativo e di preparazione dell’elaborato per l’esame di laurea:
- primo anno: vengono impartiti gli insegnamenti di base atti a conseguire una necessaria base di conoscenze nel campo della matematica, chimica e fisica; a questi insegnamenti si aggiungono due corsi integrati relativi alle produzioni delle materie prime di origine vegetale ed animale, un insegnamento di economia aziendale e la verifica della conoscenza della lingua inglese livello B2;
- secondo anno: viene erogato un insegnamento di base sulla biochimica ed elementi di nutrizione e insegnamenti relativi a conoscenze e competenze specifiche per la classe di laurea relative alla microbiologia generale, chimica analitica e analisi chimica e fisica degli alimenti, fondamenti delle tecnologie alimentari e conoscenze su macchine e impianti, marketing dei prodotti agroalimentari e entomologia e patologie delle derrate alimentari;
- terzo anno: prevede insegnamenti che complementano ed approfondiscono alcune discipline del secondo anno con riferimento alla microbiologia degli alimenti ed i processi di produzione e completano il profilo formativo con l’erogazione dell’insegnamento di analisi sensoriale degli alimenti. Inoltre, la formazione dell’ultimo anno prevede il tirocinio pratico applicativo (15 CFU) presso aziende o enti che a diverso titolo svolgono attività nel campo della produzione e controllo degli alimenti, la preparazione dell’elaborato per l’esame di laurea (6CFU) e il conseguimento di crediti a libera scelta (12 CFU).
I crediti a libera scelta possono riguardare insegnamenti liberamente scelti dall’offerta didattica di primo livello dell’Ateneo. In alternativa parte dei crediti liberi possono essere utilizzati per :
- estendere il tirocinio pratico applicativo per ulteriori 3 CFU
- estendere i crediti dedicati all’elaborazione dell’elaborato finale per ulteriori 3 CFU, con convalida dei crediti ulteriori a fine percorso da parte del docente che ha seguito la produzione dell’elaborato
- acquisizione competenze di livello B2 di un’ulteriore lingua straniera (6 CFU).
L’elaborato finale consiste nella preparazione di una presentazione originale in forma di diapositive o altro supporto audiovisivo da parte di studenti e studentesse sotto la guida di almeno un docente che può riguardare:
- la raccolta, l’elaborazione e la discussione di un set di dati sperimentali nell’ambito di un’attività pratica svolta durante il tirocinio oppure in un laboratorio di ricerca dell’università;
- la raccolta e l’analisi critica di dati disponibili in letteratura su un argomento di carattere applicativo e attinente al percorso formativo.


Previsti dal D.M. per i laureati nella classe L-26
Secondo il D.M. 16 Marzo 2007, i laureati della classe potranno svolgere autonomamente attività professionali in numerosi ambiti diversi, tra i quali: il controllo dei processi di produzione, conservazione e trasformazione delle derrate e dei prodotti alimentari; la valutazione della qualità e delle caratteristiche chimiche, fisiche, sensoriali, microbiologiche e nutrizionali dei prodotti finiti, semilavorati e delle materie prime; la programmazione ed il controllo degli aspetti igienico-sanitari e di sicurezza dei prodotti alimentari dal campo alla tavola sia in strutture private che pubbliche; la preparazione e la somministrazione dei pasti in strutture di ristorazione collettiva, istituzionale e commerciale, ivi comprese quelle enogastronomiche; la gestione della qualità globale di filiera, anche in riferimento alle problematiche di tracciabilità dei prodotti; la didattica, la formazione professionale, il marketing e l'editoria pertinenti alle scienze e tecnologie alimentari; la gestione d'imprese di produzione degli alimenti e dei prodotti biologici correlati, compresi i processi di depurazione degli effluenti e di recupero dei sottoprodotti; il confezionamento e la logistica distributiva. Potranno, inoltre, collaborare: all'organizzazione ed alla gestione di interventi nutrizionali da parte di enti e strutture sanitarie ; allo studio, la progettazione e la gestione di programmi di sviluppo agro-alimentare, anche in collaborazioni con agenzie internazionali e dell'Unione Europea; alla programmazione ed alla vigilanza dell'alimentazione umana in specifiche situazioni, come la preparazione e la somministrazione dei pasti; alle attività connesse alla comunicazione, il giornalismo ed il turismo eno-gastronomico.

Previsti dal CL in Tecnologie alimentari
I possibili sbocchi professionali del laureato in Tecnologie alimentari sono, in particolare:
• industrie alimentari ed aziende che operano nella produzione, trasformazione, conservazione e distribuzione dei prodotti alimentari;
• imprese di produzione e somministrazione di pasti a livello di catering e ristorazione collettiva;
• industrie collegate alla produzione di alimenti in quanto fornitrici di impianti, coadiuvanti, ingredienti ed altri materiali;
• Enti pubblici e privati che svolgono attività di analisi, controllo e certificazione dei prodotti alimentari;
• Enti pubblici e privati che svolgono indagini per la tutela e la valorizzazione delle produzioni alimentari;
• imprese della distribuzione tradizionale e moderna per gli aspetti del controllo di qualità degli acquisti e della conservazione;
• imprese della commercializzazione con vocazione alla promozione e all'esportazione dei prodotti alimentari nazionali;
• laboratori di analisi degli alimenti;
• enti di ricerca (centri, università ecc.)
• libera professione libera professione (compatibilmente con l'istituzione di lista e statuto specifici per laureati di primo livello da parte dell'Ordine dei Tecnologi alimentari) svolta in direzione delle esigenze dei produttori e degli operatori della distribuzione e di enti e organizzazioni pubbliche e private, ma altresì dei consumatori, per gli aspetti tecnologici e commerciali;

In riferimento alle categorie ISTAT-ATECO, i codici classificatori interessati riguardano le classi o categorie: DA15 (industria alimentare), 74.30.1 (collaudi e analisi tecniche dei prodotti; laboratori di analisi), G 51 (commercio ingrosso, commercio al dettaglio, supermercati ecc.), H 55 (ristoranti, mense, catering), 91.11.1 (attività di organizzazioni del lavoro, federazioni di industria, commercio, artigianato e servizi), 74 (servizi alle imprese), 74.87.4 (servizi di gestione di pubblici mercati), 73 (ricerca e sviluppo) ecc.


Con questa laurea, che non prevede una articolazione in curricula, si è inteso formare un laureato che possieda adeguate conoscenze di base nei settori della matematica, fisica, chimica e biologia e capacità professionali specificatamente orientate all'intera filiera produttiva degli alimenti dalla loro produzione al loro consumo:
• che possieda adeguate conoscenze di base nei settori della matematica, fisica, chimica e biologia e capacità professionali specificatamente orientate all'intera filiera produttiva degli alimenti;
• che sia in grado di finalizzare le conoscenze acquisite all'inquadramento delle problematiche e alla adozione di misure atte a garantire la qualità e la sicurezza degli alimenti;
• che abbia acquisito le conoscenze sui processi di conservazione e sui potenziali danni fisici alle persone e di immagine degli operatori negli eventuali casi di inosservanza delle norme;
• che abbia le competenze critiche per comprendere e rendere operative le differenti modalità di produzione degli alimenti in particolare tra processi standardizzati e artigianali e della piccola media industria ovvero anche tra produzioni a carattere indifferenziato e specificità del made in Italy;
• che possieda sufficiente conoscenza degli aspetti inerenti alle produzioni e ai processi produttivi delle materie prime agricole, base delle successive produzioni industriali e artigianali;
• che abbia preso contatto con le realtà produttive attraverso una serie di visite ed incontri con aziende e imprenditori del sistema alimentare, grazie alle esercitazioni svolte con i docenti durante i corsi di insegnamento, e grazie ad una concreta e coinvolgente attività pratica di tirocinio presso aziende del settore alimentare;
• che abbia saputo comprendere alcuni meccanismi di comportamento degli imprenditori attraverso esercizi ovvero elaborati didattici sul piano tecnico della produzione e su quello dell'offerta commerciale e del marketing;
• che possieda strumenti culturali per la gestione dell'informazione nei settori delle tecnologie alimentari sia in rapporto alle forniture che della domanda e dell'offerta dei prodotti finiti;
• che sia in grado di utilizzare almeno una lingua, oltre all'italiano, dell'Unione Europea in maniera specifica per potere interagire soddisfacentemente nelle relazioni professionali, tecniche e commerciali intrattenibili con operatori, amministratori ed altri soggetti del sistema e del mercato agroalimentare (in particolare: Inglese a livello B2 di comprensione scritta).

Il percorso formativo si articola in insegnamenti di base, caratterizzanti ed integrativi, con struttura monodisciplinare o integrata (2 o 3 moduli). Il numero degli esami è in numero di 20 incluso l'acquisizione dei crediti a scelta autonoma. Ogni insegnamento del CL comprende lezioni ed esercitazioni, queste ultime mediamente pari al 40% del carico didattico frontale. Le attività formative sono distribuite in semestri e l'ultimo del terzo anno è prevalentemente destinato alle attività di tirocinio presso aziende del settore e di preparazione dell'elaborato finale:
- primo anno: è comune a tutta la Classe delle Scienze e tecnologie agrarie così da consentire un passaggio senza debiti da un corso di studio all'altro all'interno della classe. Nel corso del primo anno vengono impartiti gli insegnamenti di base atti a conseguire un comune linguaggio scientifico nel campo matematico, chimico e biologico; a questi insegnamenti si aggiungono due corsi integrati relativi alle produzioni delle materie prime di base (di origine vegetale ed animale) e, infine, la verifica della conoscenza della lingua inglese;
- secondo anno: vengono erogate conoscenze e capacità tecniche qualificanti per la classe oltre ad altre di base (microbiologia e biochimica, elementi della nutrizione). In particolare: conoscenze di ingegneria meccanica e degli impianti alimentari; fondamenti di tecnologie alimentari, difesa delle derrate alimentari, analisi degli alimenti; infine, di economia aziendale;
- terzo anno: si completa, prevalentemente nel primo semestre, la formazione caratterizzante dello studente nei settori dei processi produttivi, microbiologia alimenti e patogeni degli alimenti; inoltre sono acquisite nozioni di marketing per il settore alimentare.
Il secondo semestre è prevalentemente dedicato al tirocinio pratico-applicativo e alla preparazione dell'elaborato finale. Infine, utilizzando i crediti liberi lo studente potrà implementare la sua preparazione specifica in settori caratterizzanti della classe o affini-integrativi o anche dedicare un impegno maggiore al tirocinio o alla preparazione dell'elaborato finale.

In particolare le attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo e la relativa verifica consistono nella preparazione e discussione di un elaborato che consiste nella relazione critica, ragionata e circostanziata dell'attività svolta durante il tirocinio. Tirocinio e prova finale (eventualmente implementata da una parte dei crediti a scelta autonoma) sono da considerarsi attività sinergiche che vanno a costituire un momento formativo coerente con gli obiettivi del corso di studio e tale da esaltare, nell'insieme, la capacità di applicare conoscenza e comprensione, autonomia di giudizio e abilità comunicative.
Il percorso formativo è stato formulato in modalità "a intervalli di crediti" tenuti relativamente ampi onde favorire, in sede di verifica del percorso formativo, un suo più pronto adeguamento ad eventuali incrementi di conoscenze e innovazioni in specifici settori delle scienze alimentari o ad eventuali criticità palesate dal corso di studio.



L’iscrizione al corso di studio è possibile a studenti e studentesse in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado o di titolo equipollente conseguito all’estero. Per affrontare agevolmente il percorso formativo è consigliabile una preparazione di base in matematica, in fisica e nelle discipline chimico-biologiche. Per verificare il livello di preparazione all’ingresso studenti e studentesse, come previsto dall'art.6, comma 1, del D.M. 270/04, dovranno svolgere un test di autovalutazione il cui esito non è ostativo ai fini dell’immatricolazione. Il test di autovalutazione consiste in domande a risposta chiusa e/o aperta su discipline di base (matematica e fisica), logica e cultura scientifica. A fronte di un esito del test di autovalutazione che rilevi eventuali debiti formativi, sono previste attività integrative finalizzate a colmare tale debito (pre-corsi tenuti prima dell’inizio ufficiale delle lezioni e/o corsi di sostegno durante lo svolgimento delle lezioni del primo semestre del primo anno).

Obbligatori
  • FISICA
    6 crediti - 48 ore - Primo Semestre
Obbligatori