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Tipologia di accesso
Libero
Durata
3 anni
Crediti
180
Sede
FIRENZE
Struttura
Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI)
Classe di laurea
L-25 - Classe delle lauree in Scienze e tecnologie agrarie e forestali
Lingua
Italiano


Il Corso di studio in Viticoltura ed Enologia ha la durata normale di 3 anni. L’attività normale dello studente corrisponde al conseguimento di 51 crediti formativi universitari (CFU) il primo anno, 63 il secondo e 66 il terzo. Lo studente che abbia comunque ottenuto 180 CFU adempiendo a tutto quanto previsto dalla struttura didattica può conseguire il titolo anche prima della scadenza triennale. E’ per contro soddisfatto il requisito della differenziazione dagli altri Corsi di Studio delle classi L25 e L26 per almeno 40 CFU. L’articolazione didattica consiste in 19 prove di esame a cui vanno aggiunti la prova di accertamento della conoscenza di una lingua dell’Unione Europea (inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, livello B2). Le attività formative si distinguono in: insegnamenti di base, caratterizzanti affini e integrativi. Per contenuti gli insegnamenti sono: monodisciplinari o integrati (2 o 3 moduli) ma in tal caso l’esame è unico. Ogni insegnamento del CdS comprende lezioni ed esercitazioni, queste ultime mediamente pari al 40% del carico didattico frontale. Le attività formative sono distribuite in semestri e l’ultimo del terzo anno è prevalentemente destinato alle attività di tirocinio presso aziende vitivinicole e per la preparazione dell’elaborato finale. Le attività formative di base e caratterizzanti previste al primo anno, per 51 CFU, sono comuni a tutti i corsi di studio della classe L 25 (Laurea in Scienze Agrarie, Laurea in Scienze forestali e ambientali; Laurea in Scienze e Tecnologie per la gestione degli spazi verdi e del paesaggio) e della classe L26 (Laurea in Tecnologie Alimentari). 12 CFU sono a scelta autonoma da parte dello studente. Tale scelta è totalmente libera, sia pure nei limiti degli obiettivi formativi del corso di studio. In ogni caso lo studente potrà fare riferimento a tutti i corsi di primo livello ad accesso libero attivati nella Scuola di Agraria e nell’Ateneo di Firenze. Allo studente, infine, è data anche la facoltà di utilizzare fino ad un massimo di 3 CFU a scelta autonoma per il tirocinio e per l’acquisizione di ulteriore conoscenza linguistica a livello B2.


La laurea in Viticoltura ed Enologia consente l'inserimento immediato nel mondo del lavoro sia a livello di imprese private che di enti pubblici , è dunque finalizzata al conseguimento di competenze professionali richieste dal mercato del lavoro nei seguenti ambiti:
a) nelle aziende del settore delle bevande alcoliche in generale l'enologo deve essere in grado di svolgere compiti di responsabile della produzione. Deve conoscere il prodotto vino nelle sue caratteristiche sensoriali, chimiche e fisiche e pertanto deve essere in grado di svolgere le necessarie attività analitiche per la loro individuazione e quantificazione. Deve conoscere il processo produttivo dall'approvvigionamento delle uve alla commercializzazione dei vini, per poter tenere sotto controllo gli effetti sulla qualità dei prodotti finiti.
b) nelle aziende del settore viticolo o nelle aziende enologiche con vigneti, l'enologo deve essere in grado di svolgere un'azione di gestione degli impianti viticoli ai fini dell'ottenimento di una idonea uva. Deve pertanto conoscere i fondamenti della viticoltura in tutti i suoi aspetti, dalla fisiologia della vite alle attività nel vigneto, dal miglioramento genetico alla difesa della vite
c) nelle aziende dei settori collegati all'enologia, l'enologo deve essere in grado di intervenire nelle attività di progettazione e ricerca. Deve conoscere le macchine per la viticoltura e per l'enologia, i coadiuvanti tecnologici, in particolare l'uso di microrganismi selezionati e degli enzimi, e l'utilizzazione degli imballaggi.
d) negli Enti pubblici e nelle associazioni di tutela, la competenza dell'enologo può esprimersi nel ruolo di funzionario responsabile dei servizi tecnici e normativi che gli Enti svolgono per la regolamentazione e la tutela del settore in particolare nei Ministeri dell'Agricoltura, negli Assessorati all'Agricoltura regionali, provinciali e comunali, nelle Camere di Commercio, nei Consorzi di tutela, in uffici studi delle associazioni di categoria. L'enologo deve quindi conoscere i requisiti tecnici della produzione, le norme e le regolamentazioni comunitarie e nazionali che li disciplinano.
e) nella libera professione, la competenza dell'enologo si esprime nella consulenza alle aziende agricole, cooperative, industrie enologiche e di cooadiuvanti tecnologici per l'assistenza alle scelte della direzione in merito alle tecniche produttive e alle politiche commerciali.Un ulteriore obiettivo del CdS è quello di formare un LAUREATO in grado di proseguire con profitto gli studi nell'Ateneo di appartenenza , senza debiti formativi con il Corso di Laurea Specialistca nella classe LM 70 necessaria per l'accesso ad altri sbocchi occupazionali, tra i quali la ricerca



I Laureati nei Corsi di Laurea nelle Classi L-25 e L-26 devono:
- possedere adeguate conoscenze di base della matematica, della fisica, della chimica, della biologia, dell'informatica, specificatamente orientate ai loro aspetti applicativi nelle scienze e tecnologie lungo l'intera filiera produttiva;
- conoscere i metodi disciplinari di indagine ed essere in grado di utilizzare ai fini professionali i risultati della ricerca e della sperimentazione , nonché finalizzare le conoscenze alla soluzione dei molteplici problemi applicativi lungo l'intera filiera produttiva;
- possedere conoscenze e competenze operative e di laboratorio, con particolare riferimento agli aspetti quantitativi e qualitativi delle produzioni, compresa la sostenibilità e gli aspetti igenico-sanitari,e ai problemi del territorio agrario;
- possedere una visione completa delle attività e delle problematiche dalla produzione al consumo dei prodotti vitivinicoli, nonché la capacità di intervenire con misure atte a garantire la sicurezza, la qualità e la salubrità dei prodotti, a ridurre gli sprechi, a conciliare economia ed etica nella produzione, conservazione e commercializzazione;
- possedere padronanza dei metodi chimici, fisici, sensoriali e microbiologici per il controllo e la valutazione delle materie prime fino al prodotto finito;
- possedere conoscenze relative ai sistemi di gestione della sicurezza , della qualità e dell'igiene.
Inoltre, i laureati nei Corsi di Laurea L-25 e L-26 devono conoscere i principi e gli ambiti delle attività professionali e la relativa normativa deontologica, i contesti aziendali e gli aspetti economici, gestionali e organizzativi della filiera vitivinicola, devono possedere gli strumenti cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze, anche con strumenti informatici; essere in grado di utilizzare efficacemente in forma scritta e in forma orale almeno una lingua dell'Unione Europea, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali, possedere adeguate competenze e strumenti per collaborare nella gestione e nelle comunicazioni dell'informazione, essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambiti di lavoro.
La formazione non deve essere considerata come una differenziazione di competenze necessarie, ma come un sistema multidisciplinare integrato in cui ogni argomento è collegato a tutti gli altri. Il Corso si propone di fornire allo studente conoscenze ed esperienze pratiche riassumibili in tre principali aree:
• conoscere l'uva e il vino (chimica, biochimica, biologia viticola, microbiologia, analisi sensoriale);
• conoscere i processi produttivi (dal vigneto alla cantina e al mercato)
• conoscere l'azienda e l'impresa (economia aziendale, sistemi di qualità).
Il nuovo Corso di Studio , è stato progettato con lo scopo di rendere più efficace l'offerta didattica alla luce dell'esperienza maturata con il corso di Viticoltura ed enologia. L'esigenza di formare laureati che svolgono attività come Enologo, (D.L.4/11/1966 in accordo con la legge 129 del 10/04/91 ) emerge da una precisa richiesta del mondo del lavoro, dagli studenti e dalle loro famiglie.
L'enologo infatti rappresenta un titolo ad alta definizione professionale, sia perché è disciplinato per legge, sia perché il suo impegno è prettamente a carattere verticale lungo la filiera del settore e quindi molto circoscritto.
Il mondo del lavoro che ruota intorno alla vitivinicoltura ha necessità di laureati che, grazie anche alla durata triennale del corso, siano sufficientemente giovani e che abbiano competenze in tutta la filiera di produzione e quindi sia della materia prima uva che del processo produttivo per la trasformazione dell'uva in vino.
Il percorso formativo prevede insegnamenti di base, caratterizzanti ed integrativi, monodisciplinari o, in alcuni casi, integrati (2 moduli). Il numero degli esami è di 19 escluso la prova di accertamento di conoscenza della lingua straniera e l'esame virtuale corrispondente ai crediti liberi a scelta autonoma da parte dello studente.
Le attività formative sono suddivise in semestri e l'inizio del III anno è destinato alle attività di tirocinio pratico-applicativo (12 CFU ) presso aziende del settore vitivinicolo ed eventualmente alla preparazione dell'elaborato finale.
Ogni insegnamento del CdS comprende lezioni ed esercitazioni: queste ultime mediamente pari al 40% del carico didattico frontale.


L’iscrizione al corso di studio è possibile a tutti gli studenti in possesso di Diploma della Scuola Secondaria di secondo grado o di titolo equipollente conseguito all’estero. E’ consigliabile che lo studente che si iscrive al corso di studio possegga una discreta preparazione di base nelle discipline Matematica, Chimica, Fisica, Biologia, Logica e Comprensione Verbale. Per verificare il livello di preparazione all’ingresso tutti gli studenti, come previsto dall’art. 6, comma 1, del DM 270/04, dovranno svolgere un test di autovalutazione, obbligatorio ma non preclusivo dell’immatricolazione.
A fronte di un eventuale debito formativo da parte degli studenti iscritti al primo anno, è previsto lo svolgimento di attività propedeutiche al recupero della disciplina matematica, cui farà seguito l’accertamento dei requisiti minimi previsti mediante una prova di verifica (anche in modalità telematica). Il mancato svolgimento del test di autovalutazione entro il primo anno di Corso determina il blocco della prenotazione degli esami previsti dal secondo anno di corso. Altresì, il mancato assolvimento del debito formativo- secondo una delle modalità indicate dal CdS nel proprio sito web- entro il primo anno di Corso, determina il solo blocco nella prenotazione dell’esame di profitto della disciplina Matematica.

Obbligatori
  • FISICA
    6 crediti - 48 ore - Primo Semestre
Obbligatori
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