Condividere con le studentesse e gli studenti un momento di riflessione, al fine di manifestare solidarietà e vicinanza della comunità Unifi a quelle delle Università ucraine. È l’invito che la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci ha rivolto al corpo docente in occasione dell’avvio delle lezioni del secondo semestre accademico - questa settimana -, proponendo un brano di Norberto Bobbio tratto da “Il problema della guerra e le vie della pace”.
“Certamente l’uomo non può rinunciare a combattere contro l’oppressione, a lottare per la libertà, per la giustizia, per l’indipendenza. Ma è possibile, e sarà anche producente e concludente, combattere con altri mezzi che non siano quelli tradizionali della violenza individuale o collettiva? Questo è il problema. L’esempio più alto e più convincente del metodo non violento per la soluzione dei conflitti sociali non dobbiamo andare troppo lontani per trovarlo. Lo sperimentiamo per fortuna ogni giorno anche nel nostro paese: è la democrazia. Sin dal suo primo apparire, la democrazia ha sostituito alla lotta corpo a corpo la discussione, al colpo di grazia del vincitore sul vinto il voto e la volontà della maggioranza, che permettono al vinto ieri di diventare il vincitore di domani sine effusione sanguinis. Coloro che, pur vivendo in una società democratica predicano e praticano la violenza, sono da considerarsi – specie se “intellettuali”, cioè persone la cui funzione dovrebbe essere quella di illuminare le menti e non di ottunderle, di ragionare sulle proprie e altrui passioni e non di esasperarle – dei dissennati e degli irresponsabili”.
Un messaggio di solidarietà alle Università ucraine è stato espresso anche dal Consiglio di amministrazione dell’Università di Firenze che ha approvato una mozione nella seduta dello scorso 25 febbraio. (leggi di più)