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Il Regolamento del Cds, il cui aspetto saliente è l’organica articolazione fra discipline di base, caratterizzanti e affini e integrative, è coerente con la specificità degli obiettivi formativi e con le indicazioni esposte nell’Ordinamento. Le discipline di base costituiscono un nucleo di conoscenze interdisciplinari riconducibile alle specificità della Classe di Laurea L-19, e si suddividono tra discipline pedagogiche e metodologico-didattiche, e discipline filosofiche, psicologiche, sociologiche e antropologiche. Le discipline caratterizzanti si distribuiscono tra le discipline pedagogiche e metodologico-didattiche, discipline storiche, geografiche, economiche e giuridiche, discipline didattiche e per l'integrazione dei disabili, e in misura minore scientifiche, linguistiche e artistiche, e forniscono, unitamente a quelle affini e integrative, l’insieme delle competenze necessarie allo svolgimento delle professionalità educative. Per quanto riguarda gli sbocchi occupazionali e professionali, i laureati nel Cds potranno operare in regime di lavoro dipendente, autonomo/libero professionale o parasubordinato in ambito educativo, formativo e pedagogico, con utenti di ogni età, in una prospettiva di crescita personale e sociale, secondo la normativa vigente. Le figure professionali formate nel Cds operano nei servizi e nei presidi socio-educativi, socio-assistenziali e socio-sanitari, specificamente per gli aspetti socio-educativi nei seguenti ambiti: educativo, formativo, scolastico, socio-assistenziale. I laureati nel Cds potranno pertanto lavorare nei seguenti servizi e presidi: a) servizi educativi per l’infanzia gestiti da enti locali o da soggetti privati e del terzo settore (nidi, micro-nidi, nidi aziendali, spazi-gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare, ludoteche, servizi integrativi relativi alla fascia d’età 0-3, servizi integrati di assistenza alla genitorialità e all’infanzia, Poli per l’infanzia in riferimento alla fascia d’età 0-3); b) servizi educativi ludici, artistico/espressivi e del tempo libero per la prima infanzia, l’adolescenza, l’età adulta e la terza età; c) servizi educativi scolastici ed extrascolastici per l’inclusione e la prevenzione del disagio; d) servizi educativi per la tutela, la prevenzione del disagio e la promozione del benessere per gli adolescenti; e) servizi educativi rivolti alla tutela, prevenzione del disagio e inclusione sociale per gruppi in condizione di vulnerabilità; f) servizi educativi rivolti all’inclusione sociale per persone con disabilità; g) servizi per anziani e servizi geriatrici; h) servizi educativi di promozione del benessere e della salute; i) servizi per la socializzazione di gruppi, comunità sociali, culturali e territoriali; l) servizi educativi per lo sviluppo di comunità territoriali e per la cooperazione internazionale; m) servizi educativi per le pari opportunità; n) servizi educativi nel sistema penitenziario e di risocializzazione dei detenuti; o) servizi di rieducazione e di risocializzazione volte al recupero e al reinserimento nella vita sociale dei soggetti con disagio sociale, fisico e psichico o vittime di violenza; p) servizi educativi nell’ambito familiare e di educazione alla genitorialità; q) servizi di educazione formale e non formale e di formazione professionale e orientamento per gli adulti; r) servizi di educazione ambientale e ai beni culturali per la conoscenza, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio; s) servizi di educazione non formale per l’invecchiamento attivo; t) servizi educativi con il compito di accogliere minori non accompagnati, famiglie e adulti immigrati.
In linea con gli obiettivi formativi qualificanti della Classe delle Lauree L-19, il Corso di studio (Cds) in Scienze dell'educazione e della formazione dell'Università degli Studi di Firenze presenta un’articolazione caratterizzata da un nucleo di insegnamenti pedagogici, presentati nelle loro varie dimensioni: teoretica, socio-educativa, didattica e sperimentale. Sono questi saperi a fornire i quadri concettuali ed epistemologici, i costrutti teorico-metodologici, le prospettive di ricerca di base e applicata, in dialogo e integrazione con le discipline che, accanto alle pedagogie, costituiscono l'universo delle scienze umane e sociali: da quelle psicologiche a quelle politico-sociali, a quelle, storico-filosofiche a quelle letterario-artistiche a quelle demoetnoantropologiche. Inoltre, la nuova normativa che regola la formazione iniziale dell’educatore della prima infanzia (Decreto legge 65 del 2017) ha ritenuto ulteriore fattore di arricchimento delle professionalità educative anche alcuni settori scientifico-disciplinari afferenti al campo della medicina. Nel raccordo pedagogico tra i diversi contributi che le scienze umane e sociali offrono, si apre la possibilità di una comprensione efficace dei bisogni educativi e formativi espressi dall'attuale società complessa, condizione necessaria per connettere conoscenza teorica e competenze operative. Le professioni educative infatti richiedono la propensione al padroneggiamento di un sapere interdisciplinare, fluido e in fieri, che dia linfa a conoscenze di alto livello sul piano culturale oltre che disciplinare, a competenze flessibili in rapporto ai diversi interlocutori e ai plurimi contesti in cui dovranno essere esercitate tali professionalità: servizi educativi per la prima infanzia, istituzioni educative non formali che erogano servizi alla persona, servizi socio-assistenziali per adolescenti e giovani adulti a rischio marginalità, centri educativi per il benessere nella terza età, centri per l'educazione e la formazione in età adulta. Un ruolo fondamentale assume dunque la formazione allo sviluppo delle competenze relazionali, comunicative e di cura che, accanto alle aree dei saperi di base e specialistici, alle metodologie e alle prassi operative, costituiscono il complesso delle abilità che l'educatore è chiamato a mettere in atto nello svolgere il proprio ruolo professionale nei contesti precedentemente indicati. In risposta ad una domanda del mondo del lavoro che richiede di saper costantemente innovare le competenze acquisite per inserirsi adeguatamente e proattivamente in un sistema di servizi che sta differenziando la propria offerta in una pluralità di settori, oltre alla formazione pedagogica di base sul piano teorico e metodologico, il Corso vuole rafforzare anche l'area delle competenze organizzative e manageriali per formare professionisti in grado di coniugare sempre di più conoscenze educativo-pedagogiche alla sfera organizzativo-economico-gestionale e operativa dei servizi. Il CdS pertanto prepara laureati in grado di padroneggiare un ampio repertorio di strumenti tecnico-operativi necessari per identificare e rilevare la presenza di bisogni educativi/formativi, per progettare e realizzare interventi coerenti con le esigenze riscontrate. Un aspetto molto importante riguarda altresì le competenze relative alla capacità di verifica e di valutazione degli esiti, di stabilire relazioni con i soggetti di riferimento, di creare sinergie tra i diversi contesti e le diverse professionalità coinvolte. In questo quadro, un’attenzione particolare è dedicata alla creazione di un ponte tra saperi disciplinari e pratiche agite sul territorio. Le attività formative che compongono il percorso sono articolate in: a) insegnamenti previsti nella classe di laurea L19, tenuta conto la ripartizione in TAF (di Base, Caratterizzanti, Affini e Integrative) e considerando quei requisiti minimi disciplinari in specifici SSD pari ai 55 CFU previsti dal D.lgs. 65/2017 sopra richiamato; b) attività di laboratorio connesse ai seguenti SSD: M-PED/01; M-PED/02; M-PED/03; M-PED/04; M-PSI/04, come previsto dalla tabella B del DM MIUR n. 378 del 9.5.2018 in ottemperanza all’Art. 4, Comma 1, Lettera e del D.lgs. 65/2017; c) attività di tirocinio diretto, di cui, in base al D.lgs. 65/2017, almeno 5 CFU dovranno essere svolti nei servizi educativi per l’infanzia; d) attività formative utili per l’inserimento nel mondo del lavoro, erogate anche con modalità laboratoriali, a frequenza obbligatoria, e scelte nell’ambito delle proposte contenute nell’offerta formativa programmata; e) idoneità linguistica in una lingua europea a scelta tra inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese di livello B1; f) una prova finale a cui si accede dopo aver superato tutti gli esami e aver espletato le ulteriori attività previste, tirocinio compreso.
Per iscriversi al Cds è necessario essere in possesso di un Diploma di istruzione secondaria o di altro titolo di studio conseguito all'estero e riconosciuto come idoneo. Le conoscenze di base necessarie per l'accesso al Cds, di norma acquisite con un Diploma di scuola media superiore, sono le seguenti: - uso corretto e appropriato della lingua italiana, livello secondario superiore; - competenze logiche di base; - conoscenze di base in ambito letterario, storico, filosofico e scientifico relative ai loro metodi e ai principali oggetti tematici; - conoscenza di livello scolastico di almeno una lingua straniera; - competenze informatiche di base (programmi di scrittura, browser internet, posta elettronica). Essendo il Cds a numero programmato prevede una selezione nelle modalità e nei tempi pubblicizzati sui siti di Ateneo. Gli eventuali obblighi formativi (OFA) derivanti da carenze nelle predette conoscenze dovranno essere colmati secondo le modalità previste dalla Scuola e comunicate attraverso il sito.