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Il Corso di studi ha la durata di due anni per un totale di 120 CFU. Il corrispettivo in ore di 1 CFU è pari a 25 ore complessive. La frazione dell'impegno orario complessivo riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale non può essere inferiore al 50%. Nel computo dell'impegno orario complessivo non devono essere considerate le attività di tirocinio. Le attività formative professionalizzanti sono svolte per un numero di CFU non inferiore a 30 nella forma di tirocini, laboratori e attività pratiche condotte in strutture adeguate per dimensioni e caratteristiche tecniche all’attività prevista e al numero degli studenti. Per il Corso di studi è previsto il curriculum come da tabella I (Allegata).
Il Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione forma professionisti in possesso di una formazione culturale e professionale avanzata per intervenire con elevate competenze nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca in uno degli ambiti pertinenti alle professioni sanitarie ricomprese nell'area della prevenzione (tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro e assistente sanitario). Al termine del Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione il professionista ha sviluppato competenze finalizzate a ricoprire funzioni dirigenziali negli enti di prevenzione, di ricerca e formazione ai vari livelli della complessità organizzativa e gestionale; funzioni tutoriali e di docenza nei corsi universitari; funzioni di formatore nell'ambito dei servizi sanitari e sociosanitari; funzioni di ricerca in ambito universitario e dei servizi sanitari e socio-sanitari. Il corso ha la durata di due anni. L'accesso è subordinato al superamento del concorso di ammissione. L'attività formativa viene svolta attraverso lezioni, laboratori, seminari, lavori a piccoli gruppi anche con le tecniche del problem solving e di didattica per processi.
I laureati magistrali in Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione svolgono la loro attività professionale nel Settore Pubblico presso il Servizio Sanitario Nazionale, le Università, le Agenzie per la Formazione ed altri enti regionali e ministeriali e nel Settore Privato negli ambiti di competenza e/o in regime di libera professione. Il codice da ricondurre alla professione attualmente non è ricompreso nella “Nomenclatura e classificazione delle unità professionali del 2006 (NUP06)”. Gli sbocchi professionali possono essere riferiti alle competenze professionali acquisite e pertanto essere sviluppate in forma trasversale su molteplici settori fra quelli ricompresi nella classificazione delle attività economiche Ateco 2007; oltre a quanto sopra i suddetti codici (Tab I) evidenziano ulteriori specifiche attività economiche di impiego.
L’approccio metodologico è fondato sull’analisi e la certificazione delle competenze. Il corso formula i propri obiettivi formativi specifici in relazione ai cinque descrittori di Dublino in base ai quali sono anche definite le modalità e gli strumenti didattici per la verifica dei risultati stessi. Funzione GESTIONE Analisi del contesto organizzativo al fine di assumere decisioni strategiche; Gestione efficace ed efficiente delle risorse assegnate tramite un corretto utilizzo degli strumenti di budgeting e di reporting; Promozione del cambiamento tramite l’utilizzo di strumenti gestionali della programmazione, pianificazione, organizzazione, valutazione e controllo; Diffusione della cultura della qualità e della sicurezza all’interno della propria azienda; Negoziazione, selezione e assegnazione delle risorse del personale in relazione agli standard di competenza professionale e a carichi di lavoro delle specifiche aree; Sviluppo delle conoscenze delle influenze socio-culturali e biopsichiche sul comportamento umano come base per una migliore comprensione di sé e degli altri; Gestione di gruppi di lavoro e strategie per favorire processi di integrazione multiprofessionali ed organizzativi; Promozione della salute nella popolazione tramite piani di informazione, comunicazione e marketing; Creazione di reti utili alla diffusione degli obiettivi, delle strategie, obiettivi e risultati in ambito sanitario. Funzione RICERCA Sviluppo di progetti finalizzati alla promozione dell’innovazione in ambito organizzativo e formativo; Utilizzo e promozione di metodi e strumenti di ricerca; Innovazione, valorizzazione e applicazione dei i risultati della ricerca per una crescita complessiva del sistema sanitario e nel contempo per lo sviluppo di nuove possibilità nelle attività di ricerca e di sperimentazione. Funzione FORMAZIONE Elaborazione di piani strategici per lo sviluppo del capitale umano; Valutazione delle competenze del personale per accrescerne le potenzialità professionali; Definizione di un piano sistematico di miglioramento continuo della qualità e definire standard e indicatori condivisi per la valutazione dell'assistenza pertinente; Progettazione percorsi formativi di base, specializzanti e di formazione continua pertinenti ai bisogni dei destinatari e correlati ai problemi di salute e dei servizi; Sviluppo di modelli di apprendimento dall'esperienza per condurre processi di formazione professionalizzante; Applicazione dei modelli e strumenti di valutazione dei processi di apprendimento, dell'efficacia didattica e dell'impatto della formazione sui servizi. Modalità di insegnamento e risultati attesi L’attività formativa viene svolta attraverso lezioni frontali, laboratori, seminari, lavori a piccoli gruppi anche con le tecniche del problem solving e di didattica per processi. Sono inoltre previsti laboratori di esercitazioni, simulazioni, attività pratiche in strutture private e pubbliche che siano in possesso dei requisiti, delle attrezzature e degli strumenti necessari a guidare gli studenti durante l’apprendimento. I criteri di valutazione degli studenti dovranno consentire di misurare le conoscenze, le capacità e le abilità richieste per il conseguimento del titolo e puntualizzate nei cinque descrittori della conferenza di Dublino previsti per la Laurea Magistrale. Il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento sarà certificato attraverso il superamento degli esami previsti per ogni insegnamento del corso di studio con la conseguente acquisizione dei relativi crediti formativi universitari (CFU). A tal fine i docenti dei corsi dovranno presentare i loro programmi, tenendo conto delle esigenze curriculari, distinti per aree di apprendimento con l’indicazione delle competenze richieste. Verrà inoltre favorita l’integrazione dei programmi. L’apprendimento è realizzato con uno o più moduli didattici coordinati, svolti anche da più docenti, con un unico esame finale. In ogni caso, il numero degli esami per accedere alla prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale è 12 esami, compresi gli esami per le attività formative professionalizzanti. Per il conseguimento della conoscenza della lingua straniera è prevista una idoneità. Ai sensi dell’art. 5, comma 7, del D.M. 270/2004, sono riconoscibili eventuali abilità professionali certificate, nonché ulteriori conoscenze e abilità maturate in attività formative cui l’Università abbia concorso purché attinenti al percorso didattico e in termini rigorosamente individuali, fino a un massimo di 40 crediti. Le attività formative professionalizzanti sono svolte per un numero di 30 CFU nella forma di tirocini condotti in strutture adeguate per dimensioni e caratteristiche tecniche e per numero di studenti. Per conseguire la Laurea Magistrale lo studente deve aver acquisito 120 crediti.
Possono essere ammessi i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli: 1. diploma di laurea triennale abilitante all'esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di Laurea Magistrale di interesse; 2. diploma universitario, abilitante all'esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di Laurea Magistrale di interesse; 3. titoli abilitanti all'esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di Laurea Magistrale di interesse, di cui alla legge n. 42/1999. o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo, purchè in possesso del diploma di scuola media superiore. I titoli di studio conseguiti all’estero consentono l’ammissione solo se soddisfano le condizioni richieste dalla normativa vigente. Il numero di studenti ammissibili, nei limiti definiti dalla classe, sarà deliberato di anno in anno dagli organi accademici competenti previa valutazione delle risorse strutturali, strumentali e di personale disponibili per il funzionamento del corso.