Salta al contenuto principale

Studenti in stato di detenzione

Polo Universitario Penitenziario

Il Polo Universitario Penitenziario Toscano nasce nel 1999 grazie alla collaborazione tra il Prof. Nedo Baracani dell’Università di Firenze e la Presidente dall’Associazione Volontariato Penitenziario (AVP), Carla Cappelli, che in accordo con l’allora Magistrato di Sorveglianza Alessandro Margara posero le basi per la realizzazione del Progetto.

Nel Febbraio 2000 un gruppo di docenti propose, in accordo con il Rettore prof. Paolo Blasi, un protocollo d’Intesa all’Amministrazione Penitenziaria e alla Regione Toscana, che venne poi firmato il 31 ottobre 2000, dando vita al Polo Universitario Penitenziario (P.U.P.). A pochi anni di distanza dalla nascita del polo attivato nell’Università degli Studi di Torino, prese vita il secondo Polo universitario italiano al quale seguì l’apertura, presso la Casa circondariale di Prato, di una sezione detentiva destinata ad accogliere studenti detenuti iscritti all’Università degli Studi di Firenze.

Successivamente, insieme agli Atenei di Pisa, Siena e Siena Stranieri si giunse alla sottoscrizione di un unico Protocollo d’intesa che vedeva il coinvolgimento anche della Regione Toscana e del Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria della Toscana. Il Protocollo di rinnovo è stato firmato il 16 novembre 2022 dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dai rettori delle università toscane e dal Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria per la Toscana e l'Umbria rappresentato dal Provveditore Pierpaolo D'Andria (Accordo di Collaborazione tra Regione Toscana, Università degli Studi di Firenze, Università di Pisa, Università degli Studi di Siena, Università per Stranieri di Siena, Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Toscana e l’Umbria per la realizzazione delle attività del Polo Universitario Penitenziario della Toscana).

Il Polo Universitario Penitenziario di Firenze persegue lo scopo di garantire a soggetti in esecuzione penale l’effettivo diritto allo studio universitario e si sostanzia in un sistema di servizi che garantisce anche ai detenuti l’effettiva fruibilità del diritto allo studio universitario. L’Università degli Studi di Firenze attualmente eroga i servizi presso gli istituti penitenziari C.C. di Prato La Dogaia e C.C. Mario Gozzini (Firenze).

Servizi, benefici

Sono destinatari del servizio i detenuti e gli internati, italiani e stranieri, presenti negli istituti penitenziari e i soggetti in esecuzione penale esterna che, essendo in possesso dei requisiti previsti dalla legge, intendano immatricolarsi o siano iscritti a corsi universitari.

I destinatari del servizio possono scegliere di iscriversi fra tutti i corsi di laurea attivi. 

La lista completa dei corsi di laurea è disponibile nel Manifesto degli Studi dell’Anno Accademico in corso. Per i corsi di laurea a numero programmato è necessario sostenere un test di ammissione entro i termini improrogabili stabiliti dall’Università.

Tasse

La tassa prevista per immatricolarsi o iscriversi all’Università è la tassa Regionale che ammonta a 140,00  Euro l’anno alla quale va aggiunta l’imposta di bollo.

Borse e opportunità

L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (A.R.D.S.U.) prevede diverse forme di contributi economici assegnati agli studenti universitari meritevoli, che si trovano in condizioni economiche disagiate identificate da determinate soglie ISEE e ISPE.

Borse di studio

Per gli studenti detenuti, i requisiti di merito e la durata della concessione della borsa di studio sono gli stessi stabiliti dal bando per gli studenti con disabilità, con un trattamento che tiene conto della difficoltà dello studio in carcere. Al concorso possono partecipare gli studenti regolarmente iscritti all’Università.

Contributo straordinario

Il DSU eroga agli studenti anche un contributo straordinario, finalizzato ad affrontare sopravvenute situazioni di disagio: economiche, familiari e individuali. Possono farne richiesta gli studenti in possesso dei requisiti economici previsti dal bando.

Linee guida CNUPP

Le linee guida disciplinano i percorsi di studio universitario delle persone in esecuzione pena e le modalità di collaborazione tra le università coinvolte, il Dipartimento di amministrazione penitenziaria, i provveditorati e gli istituti penitenziari, essere recepite nelle convenzioni o nei protocolli d'intesa che saranno sottoscritti fra atenei e direzioni degli istituti.