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Tipologia di accesso
Libero
Durata
2 anni
Crediti
120
Sede
FIRENZE
Struttura
Architettura (DiDA)
Classe di laurea
LM-3 - Classe delle lauree magistrali in Architettura del paesaggio
Lingua
Italiano


Il CdLM prevede il conseguimento di 120 crediti, ha una durata di 2 anni ed ha un unico curriculum. 1 CFU corrisponde a 25 ore complessive fra lezioni ed esercitazioni (8 ore) e apprendimento autonomo (17 ore). I docenti del Corso di Studi svolgono un'attività di Tutorato, organizzando attività di accoglienza e sostegno degli studenti, fornendo informazioni su questioni didattiche e sul funzionamento dei servizi a supporto della didattica per il normale svolgimento del percorso formativo.
Le attività formative che si concludono con un esame o valutazione finale di profitto sono complessivamente 8 10 tra laboratori e corsi monodisciplinari, più le materie a scelta.

In particolare, il percorso di studi si articola in 4 laboratori interdisciplinari (2 laboratori da 18 CFU composti da tre insegnamenti di differenti discipline e 2 laboratori da 12 CFU, composti da 2 insegnamenti di differenti discipline) e 5 corsi singoli da 6 CFU, a carattere teorico e applicato, a cui vanno aggiunte le attività a libera scelta dello studente (8 CFU) e il progetto di tesi finale (10 CFU). Il percorso stabilisce una sequenza chiara e ben cadenzata di attività che permette di acquisire per ogni semestre 30 CFU.

Ove opportuno, il Consiglio di Corso di Laurea può ricorrere alla mutuazione degli insegnamenti da corsi anche appartenenti a classi diverse secondo le procedure previste dal Regolamento didattico di Ateneo.


Art.5 - Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto

I Laboratori progettuali costituiscono nel Corso di Laurea la forma didattica privilegiata, mirata a sviluppare conoscenze e competenze pratiche e teoriche multidisciplinari integrate, in relazione a campi di applicazione e/o tematiche specifiche, afferenti a principali campi operativi dell’architettura del paesaggio, quali: la progettazione dei parchi e dei giardini e degli spazi pubblici urbani; il restauro dei parchi e dei giardini storici; la progettazione e gestione dei paesaggi urbani e dei sistemi di spazi aperti; la pianificazione e progettazione di sistemi territoriali.
Si tratta di esperienze di studio e di apprendimento fortemente improntate all'interazione interdisciplinare, che vengono integrate da poche materie di supporto a carattere specialistico, quali la botanica applicata, l’ecologia urbana e del paesaggio, la lettura della cartografia storica e la storia del paesaggio agrario, dei parchi e dei giardini. Trattandosi di laurea magistrale, le conoscenze di base debbono essere acquisite in precedenza e sono verificate in ingresso attraverso il riconoscimento dei requisiti curriculari e della preparazione individuale, così come definito nel presente Regolamento in merito ai Requisiti di accesso ai corsi di studio.
Ad ogni laboratorio corrisponde una serie congruente per sequenza di approfondimento di elaborati grafici, cartografici, relazioni scritte idonee a restituire il processo di ricerca applicata e il progetto redatto dallo studente. Il lavoro di laboratorio è di norma collettivo, ma la valutazione è individuale e riferita a elaborati personali ed individuali. Oltre agli elaborati progettuali (esito finale di ogni laboratorio) sono previsti colloqui individuali dai quali sia possibile valutare il grado e la capacità di apprendimento di ogni studente.
I corsi singoli, teorici e applicati, prevedono lezioni frontali e attività seminariali che hanno esito in esami orali e/o scritti, secondo le indicazioni dei singoli docenti.

Le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati di apprendimento attesi vengono conseguiti sono lezioni, esercitazioni e attività di laboratorio in aula e extra moenia, allo scopo di integrare momenti di formazione frontale con applicazioni pratiche individuali e di gruppo assistite (progettuali, strumentali e sperimentali).
Le modalità con cui i risultati di apprendimento attesi sono verificati possono consistere in valutazioni formative (prove in itinere intermedie) che, insieme all'esame finale, vengono qualificate e quantificate con un voto unico.
Nel rispetto delle procedure di codifica e registrazione delle prove d'esame previste dall'Università di Firenze, i docenti titolari dei moduli dei laboratori partecipano alla valutazione collegiale complessiva del profitto dello studente unificando la valutazione dell'esame finale secondo quanto previsto dal comma 1 dell'articolo 18 del Regolamento didattico d'Ateneo.
Ulteriori elementi di dettaglio per quanto riguarda le metodologie didattiche, le modalità di verifica, e le eventuali propedeuticità verranno precisate nel Documento di Programmazione Didattica annuale.

Il Corso di Laurea si propone di formare professionisti capaci di applicare metodi e strumenti appropriati per affrontare, alle diverse scale di intervento, temi di pianificazione, progettazione e gestione delle trasformazioni del paesaggio, interpretato come realtà dinamica, fisica e percepita, e come sistema complesso di relazioni tra componenti naturali e antropiche.
Il percorso di studi si fonda su un'offerta formativa di tipo interdisciplinare integrata ed è condotto dai Dipartimenti di Architettura (DIDA), Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) e Scienze della Terra (DST) dell'Università degli Studi di Firenze.
Obiettivo del CdS è di favorire la formazione di progettisti e tecnici specializzati che siano in grado di dialogare e collaborare efficacemente con altre figure professionali dei settori dell'architettura e della pianificazione territoriale, dell'ingegneria e delle scienze naturali, agronomiche e forestali, di altre scienze sociali e umanistiche.
Ha durata biennale ed è strutturato in un unico curriculum.


Gli obiettivi formativi specifici del Corso di Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio, qualificanti la classe, intendono rispondere alle raccomandazioni della Convenzione Europea del Paesaggio (Firenze, 2000, ratificata in Italia dalla L. n.14/9.01.2006) riguardanti la "formazione di specialisti nel settore della conoscenza e dell'intervento sui paesaggi", e a quelle successive del Consiglio dei Ministri degli Stati Membri precisate nelle Guidelines for the implementation of the European Landscape Convention (6/02/2008).
Secondo la definizione di ECLAS (European Council of Landscape Architecture School), l’Architettura del paesaggio si occupa della "riconfigurazione consapevole dell’ambiente esterno (spazi aperti) operata dall'uomo. Riguarda la pianificazione, il progetto e la gestione del paesaggio, per creare, mantenere, proteggere e migliorare i luoghi in modo da renderli al tempo stesso funzionali, belli e sostenibili (in tutti i significati del termine), nonché appropriati alle diverse necessità umane ed ecologiche."
Analogamente a quanto avviene nell'ambito dell'Unione Europea, gli obiettivi formativi sono stati pertanto individuati nel conseguimento delle competenze pertinenti alla pianificazione, progettazione e gestione dei processi di trasformazione degli spazi aperti e del paesaggio, interpretato nelle sue componenti naturali ed antropiche, e come realtà dinamica, sia fisica che percepita.
Tali competenze sono fondate sulla capacità di lettura, valutazione e interpretazione dei caratteri fisici, ecologico-ambientali, visuali e degli aspetti storici, culturali, socio-simbolici, percettivi ed estetici del paesaggio, e possono essere acquisite grazie ad un’offerta formativa impostata sulla stretta integrazione tra processi di learning from e di learning by doing.
Il Corso di Laurea, inoltre, si propone di favorire la formazione di progettisti e tecnici specializzati che possano interfacciarsi - condividendo lessici interdisciplinari - e collaborare efficacemente con altre figure professionali dei settori dell'architettura e della pianificazione territoriale, dell'ingegneria e delle scienze naturali, agronomiche e forestali, di altre scienze sociali e umanistiche.
A tal fine il Corso propone un percorso formativo articolato in laboratori interdisciplinari, a carattere conoscitivo e progettuale, riferiti ad ambiti di studio corrispondenti a specifici campi operativi e di applicazione professionale dell’architettura del paesaggio. Più precisamente, i laboratori riguardano: la progettazione del giardino, degli spazi aperti e dei sistemi del verde alla scala urbana; il restauro di giardini e parchi storici; la pianificazione paesaggistica ed ecologica; la progettazione e la gestione dei sistemi di spazi aperti urbani e periurbani; la pianificazione alla scala territoriale. Si tratta di esperienze di studio e di apprendimento fortemente improntate all'interazione interdisciplinare e alla sperimentazione diretta di metodi e strumenti culturali, operativi, tecnico-scientifici e di metodo. Alcuni corsi monodisciplinari integrano l’offerta formativa con lo studio di materie fondamentali, come la storia dell’architettura del paesaggio e del giardino, la storia del paesaggio agrario, l’ecologia urbana.

Struttura dell’offerta formativa
L’offerta formativa si sviluppa in due anni ed è caratterizzata da un carico didattico distribuito in maniera equilibrata su ogni semestre: per ognuno dei 4 semestri è prevista infatti l’acquisizione di 30 CFU. Il percorso formativo si sviluppa in 4 laboratori interdisciplinari e 4 corsi singoli, a carattere teorico e applicato, a cui vanno aggiunte le attività a libera scelta dello studente (10 CFU). Il percorso stabilisce una sequenza chiara e ben cadenzata di attività e permette di acquisire gradualmente capacità analitiche, valutative e progettuali secondo un processo di progressivo arricchimento delle conoscenze. L’esplorazione di differenti temi progettuali e varie categorie operative proprie del paesaggista, assume la transcalarità come principio guida per l’applicazione di metodi di studio mirati a indagare la complessità della dimensione paesaggistica.
Ogni laboratorio interdisciplinare prevede lo sviluppo di un’esercitazione progettuale ed è costruito in modo da permettere agli studenti l’applicazione di strumenti di tipo analitico-interpretativo, di sintesi valutativa, e di elaborazione inventiva di scenari di trasformazione e gestione.
Le esercitazioni progettuali riguarderanno un ambito di studio scelto, preferibilmente, sulla base di accordi e convenzioni con enti pubblici o privati.


Per l’ammissione al corso di studio occorre essere in possesso di una laurea o di diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo, così come specificato nel quadro seguente.
Sono richieste competenze sull'analisi e l’interpretazione del paesaggio, del territorio e dell'ambiente (capacità di lettura, gestione e rappresentazione dei segni e dei caratteri strutturali e identificativi); capacità di orientarsi nella definizione del progetto degli spazi aperti e del paesaggio; nozioni di base in materia di geologia, geomorfologia, botanica, ecologia.
Prima dell'iscrizione deve essere accertato il possesso dei requisiti curriculari e verificata l'adeguatezza della personale preparazione, secondo le modalità di seguito specificate:

a) I requisiti curriculari, previa valutazione del curriculum del candidato/della candidata da parte della Commissione per la didattica, possono essere automaticamente soddisfatti dal possesso di una laurea triennale nelle seguenti classi: L-17 Scienze dell’Architettura, L-21 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale; L23 Scienze e tecniche dell'edilizia; L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali; L-32 Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura; L-7 Ingegneria civile e ambientale; o di una laurea magistrale in Architettura, Urbanistica, Ingegneria civile, edile e ambientale, Scienze Agrarie, alimentari e forestali, relative alle classi LM 04, LM 48, LM 69, LM 73, LM 75.
Nel caso di media ponderata dei voti degli esami uguale o inferiore a 92/110, lo studente deve superare una verifica dell'adeguatezza della preparazione personale tramite un colloquio, effettuato da un’apposita commissione nominata dal Consiglio del CdLM.

b) I/le laureati/e di altre classi di laurea, magistrali a ciclo unico e magistrali, potranno accedere al Corso di Studio purché abbiano acquisito complessivamente almeno 45 CFU nei seguenti settori scientifico-disciplinari:

AGR/02 - Agronomia e coltivazioni erbacee
AGR/03 - Arboricoltura generale e coltivazioni arboree
AGR/04 - Orticoltura e floricoltura
AGR/05 - Assestamento forestale e selvicoltura
AGR/08 - Idraulica agraria e sistemazioni idraulico-forestali
AGR/09 - Meccanica agraria
AGR/10 - Costruzioni rurali e territorio agroforestale
AGR/11 - Entomologia generale e applicata
AGR/12 - Patologia Vegetale
AGR/14 – Pedologia
BIO/01 - Botanica generale
BIO/02 - Botanica sistematica
BIO/03 - Botanica ambientale e applicata
BIO/07 - Ecologia
GEO/04 - Geografia fisica e geomorfologia
GEO/05 - Geologia applicata
ICAR/01 - Idraulica
ICAR/06 - Topografia e cartografia
ICAR/07 - Geotecnica
ICAR/12 - Tecnologia dell'architettura
ICAR 13 - Disegno Industriale
ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana
ICAR/15 - Architettura del paesaggio
ICAR/17 - Disegno e rappresentazione
ICAR/18 - Storia dell'architettura
ICAR/20 - Tecnica urbanistica
ICAR/21- Pianificazione urbanistica
INF/01 Informatica
ING-INF/05 - Sistemi di elaborazione delle informazioni
M-FIL/04 Estetica
M-PSI/01 Psicologia Ambientale
SPS/7 – Sociologia generale
SPS/10 – Sociologia dell’ambiente
L-ART/03 - Storia dell’arte contemporanea

d) Per gli studenti madrelingua italiana è richiesta la conoscenza di almeno una lingua dell'Unione Europea - inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese, oltre l'italiano - livello B2 certificato, ciò sulla base di attestazioni di esami di lingua straniera sostenuti dagli studenti nel precedente corso di studi o del superamento di specifico test sostenuto presso il CLA - Centro Linguistico di Ateneo o presso istituti accreditati.

e) Per gli studenti di madrelingua non italiana è richiesta la conoscenza della lingua italiana - livello B2 certificato presso istituti accreditati o superamento dello specifico test presso il CLA - ad eccezione di studenti provenienti nel quadro di specifici accordi per i quali si rimanda alle regole definite.

Il possesso dei requisiti linguistici deve sussistere prima del rilascio del nulla osta ed è quindi pre-condizione per l’iscrizione.
Per maggiori informazioni sui servizi offerti dal CLA: www.cla.unifi.it.

In qualsiasi caso, al momento dell'iscrizione tutti i debiti formativi devono essere già colmati.