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Tipologia di accesso
Libero
Durata
2 anni
Crediti
120
Sede
FIRENZE
Struttura
Ingegneria Civile e Ambientale (DICEA)
Classe di laurea
LM-35 - Classe delle lauree magistrali in Ingegneria per l'ambiente e il territorio
Lingua
Italiano


Il documento di Programmazione Didattica annuale definisce gli insegnamenti attivati e il calendario didattico stabilendo in particolare il numero dei periodi didattici nei quali l'anno accademico si articola e la collocazione degli insegnamenti attivati.

Il percorso formativo è articolato in due anni e prevede l’attivazione di due indirizzi denominati ‘Tecnologie ed impianti per l’ambiente’ e ‘Gestione sostenibile delle risorse naturali’.
Il primo anno di corso prevede tutte attività formative obbligatorie attraverso le quali vengono approfondite:
- le capacità modellistiche (campo matematico e numerico);
- le capacità di analisi e valutazione economica relativamente ad impianti ed opere da inserirsi nel contesto territoriale;
- le conoscenze nel campo dell’idraulica con particolare riferimento agli impianti ed all’ambiente;
- i processi e le tecnologie per il recupero di materiali da flussi di scarto.
Gli studenti che intendono seguire l’indirizzo ‘Tecnologie ed impianti per l’ambiente’ completano il primo anno con attività formative finalizzate a completare la formazione triennale in ambito chimico ed all’acquisizione di competenze sulla gestione e manutenzione degli impianti. Gli studenti che intendono seguire l’indirizzo ‘Gestione sostenibile delle risorse naturali’ completano il primo anno con attività formative inerenti la geologia ambientale, il telerilevamento ed i GIS.
Il secondo anno completa la formazione delle due figure che il Cds intende formare nelle rispettive aree di competenza.
Nell’indirizzo ‘Tecnologie ed impianti per l’ambiente’ vengono approfonditi gli aspetti legati agli interventi ed all’impiantistica finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente e della salute umana. Per quanto riguarda l’indirizzo ‘Gestione sostenibile delle risorse naturali’ le attività formative sono mirate a fornire competenze specifiche sulla gestione ed utilizzo sostenibile dell’acqua, dell’energia e del territorio.
Per entrambi gli indirizzi nel secondo anno sono inoltre collocate:
- le attività a scelta libera dello studente;
- un tirocinio formativo da svolgersi presso Aziende, Enti o Laboratori di ricerca qualificati (compresi i laboratori di ricerca dell’Università di Firenze), finalizzato a preparare il successivo inserimento nel mondo del lavoro o all’approfondimento di specifiche tematiche;
- la prova finale.

La Laurea Magistrale in Ingegneria per la Tutela dell'Ambiente e del Territorio si pone come obiettivo la formazione di figure professionali di livello elevato dotati della capacità di ideare, pianificare, progettare e gestire opere, sistemi, impianti e servizi nei diversi ambiti di interesse dell'Ingegneria per l'ambiente e il territorio.
I laureati in Ingegneria per la Tutela dell'Ambiente e del Territori sono caratterizzati da:
- una conoscenza approfondita degli aspetti teorico-scientifici dell'ingegneria, della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per identificare, formulare e risolvere i problemi dell'ingegneria per l'ambiente e il territorio caratterizzati da elevata complessità, secondo una visione sistemica e un approccio integrato e interdisciplinare;
- un'adeguata consapevolezza della necessità di tutela attiva dell'ambiente naturale, di gestione sostenibile delle risorse naturali e di riduzione dell'impronta ecologica secondo i principi dell'economia circolare;
- la capacità di comprendere le complesse interazioni tra le attività antropiche e i sistemi naturali, riconoscendo il valore delle risorse e dei servizi ecosistemici, per garantire la protezione dell'ambiente attraverso la minimizzazione degli elementi di fragilità e l'ottimizzazione delle caratteristiche di resilienza ai cambiamenti del clima, ai dissesti idro-geologici e agli eventi estremi.
Nel percorso di studio vengono approfonditi anche gli aspetti economici, quelli normativi e legislativi negli specifici settori di indirizzo, in modo da affiancare la crescita tecnico/culturale con la capacità di assunzione di responsabilità.
I laureati potranno trovare occupazione presso studi professionali, società di consulenza e progettazione, imprese di costruzione, gestione e manutenzione di opere civili, impianti e infrastrutture, imprese manifatturiere e di servizi, enti pubblici e privati, operanti:
- nella pianificazione, progettazione, realizzazione e gestione di opere, sistemi, impianti e servizi per la difesa del territorio dai rischi di origine naturale e antropica, la mitigazione del rischio e del dissesto idrogeologico, la tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei, il risanamento dei sistemi naturali e antropici, la bonifica di matrici ambientali contaminate, il trattamento delle acque primarie e reflue e delle emissioni in atmosfera, la gestione delle risorse idriche, delle materie prime, dei sottoprodotti e delle risorse energetiche, la gestione del ciclo dei rifiuti;
- nella pianificazione, progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di monitoraggio dell'ambiente, di infrastrutture e di impianti;
- nella valutazione degli impatti e della compatibilità ambientale di piani, opere e interventi di tipo civile e industriale, nella sicurezza del lavoro e dei cantieri e nella protezione della salute dei lavoratori.
La formazione del laureato magistrale in Ingegneria per la Tutela dell'Ambiente e del Territorio è anche progettata per consentire l'apprendimento permanente, anche autonomo, e l'ulteriore specializzazione in ambiti specifici e/o scientificamente avanzati del settore ambientale, anche attraverso la prosecuzione degli studi in master o in scuole di dottorato.
Il percorso formativo è articolato in due anni e prevede l'attivazione di due indirizzi denominati 'Tecnologie ed impianti per l'ambiente' e 'Gestione sostenibile delle risorse naturali'.
Il primo anno di corso prevede tutte attività formative obbligatorie attraverso le quali vengono approfondite:
- le capacità modellistiche (campo matematico e numerico);
- le capacità di analisi e valutazione economica relativamente ad impianti ed opere da inserirsi nel contesto territoriale;
- le conoscenze nel campo dell'idraulica con particolare riferimento agli impianti ed all'ambiente;
i processi e le tecnologie per il recupero di materiali ed energia da flussi di scarto.
Gli studenti che intendono seguire l'indirizzo 'Tecnologie ed impianti per l'ambiente' completano il primo anno con attività formative finalizzate a completare la formazione triennale in ambito chimico ed all'acquisizione di competenze sulla gestione e manutenzione degli impianti. Gli studenti che intendono seguire l'indirizzo 'Gestione sostenibile delle risorse naturali' completano il primo anno con attività formative inerenti la geologia ambientale, il telerilevamento ed i GIS.
Il secondo anno completa la formazione delle due figure che il CdS intende formare con le rispettive competenze specifiche.
Nell'indirizzo 'Tecnologie ed impianti per l'ambiente' vengono approfonditi gli aspetti legati agli interventi ed all'impiantistica finalizzata alla salvaguardia dell'ambiente e della salute umana. Per quanto riguarda l'indirizzo 'Gestione sostenibile delle risorse naturali' le attività formative sono mirate a fornire competenze specifiche sulla gestione ed utilizzo sostenibile dell'acqua, dell'energia e del territorio.
Per entrambi gli indirizzi al secondo anno sono inoltre collocate le seguenti attività formative:
- le attività a scelta libera dello studente (12 CFU);
- un tirocinio formativo (6 CFU) da svolgersi presso Aziende, Enti o Laboratori di ricerca qualificati (compresi i laboratori di ricerca dell'Università di Firenze), finalizzato a preparare il successivo inserimento nel mondo del lavoro o all'approfondimento di specifiche tematiche;
- la prova finale (12 CFU).


Le valutazioni relative ai laureati prodotti nella sede di Firenze, condotte nell'ambito di Alma Laurea, indicano un tasso complessivo di occupazione elevato a breve termine (superiore all80% a tre anni dalla laurea), con occupazione distribuita circa per il 40% nel settore civile in senso stretto, 40% in quello ambientale/idrologico e 20% in quello industriale.
L'offerta di lavoro, pur nel momento di crisi economica, risulta apprezzabile e la richiesta di professionalità superiori rispetto alla laurea triennale, nel settore civile-ambientale, è elevata anche se nel settore dell'attività professionale e nelle piccole/medie è largamente presente – almeno per i primi impieghi – la forma di assunzione a progetto od a tempo determinato.

Relativamente alla classificazione ISTAT (che non recepisce ancora, comunque, le professionalità caratteristiche del settore ambientale), si è ritenuto di escludere le professionalità inferiori al livello 2.


Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per la Tutela dell’Ambiente e del Territorio forma tecnici che affiancano ad una padronanza avanzata dei metodi e dei contenuti tecnico scientifici generali dell’ingegneria ambientale e del territorio (applicata ai fini della salvaguardia e del controllo dell’ambiente) una preparazione scientifica estesa alle capacità di modellistica analitica e numerica. Vengono anche approfonditi gli aspetti economici e quelli normativi e legislativi negli specifici settori specialistici, in modo da affiancare la crescita tecnico/culturale con la capacità di assunzione di responsabilità.
Gli obiettivi formativi specifici si concretizzano nei ruoli principali (oltre a quelli relativi agli obiettivi qualificanti della classe) per i quali viene preparato lo studente, che sono:
1) coordinatore di attività di manutenzione e controllo delle opere ingegneristiche destinate alla protezione dell’ambiente;
2) specialista per la valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche del territorio
3) responsabile aziendale di attività di progettazione ed adeguamento di impianti energetici, o consulente professionale nel settore del risparmio energetico e dell’uso razionale dell’energia
4) specialista per la valutazione , prevenzione e gestione dei rischi nel settore ambientale
5) responsabile aziendale per la sicurezza e l’ambiente *
Tale ultimo ruolo, contrassegnato con *, é vincolato all’effettiva presenza nel piano di studi dello studente di esami di orientamento corrispondenti al ruolo specifico.
La formazione del laureato magistrale in Ingegneria per la Tutela dell’Ambiente e del Territorio è anche progettata ai fini dell’apprendimento permanente e dell’ulteriore specializzazione in settori specifici o scientificamente avanzati, con la prosecuzione degli studi in master del settore ambientale od in scuole di dottorato.
La formazione avanzata rende il laureato magistrale completamente adatto per operare in aziende a livello europeo, quali ormai si incontrano nel settore delle grandi opere o delle aziende specializzate in interventi di monitoraggio, disinquinamento, smaltimento rifiuti, erogazione di servizi, In tali contesti .- come confermato dalla consultazione delle parti interessate - si registra una domanda consistente sia da parte di aziende che di enti pubblici, ed esistono concrete opportunità di sviluppo di attività professionali ad elevato livello.

Articolazione del percorso formativo
Il percorso formativo si articola in:
- primo anno nel quale vengono approfondite le capacità modellistiche (campo matematico e numerico); vengono fornite capacità di analisi e valutazione economica relativamente ad impianti ed opere da inserirsi nel contesto territoriale; viene completata la formazione triennale in ambito chimico/materiali
- secondo anno, nel quale vengono sviluppate conoscenze specialistiche nei diversi settori (tutela del territorio; impianti, qualità dell’ambiente ed energia; gestione del rischio ambientale). In tale anno vengono inoltre collocate le attività a scelta libera dello studente e viene lasciato ampio spazio alla prova finale.
Le modalità con cui i risultati di apprendimento attesi sono verificati consistono in valutazioni formative (prove in itinere intermedie), intese a rilevare l’andamento della classe e l’efficacia dei processi di apprendimento, svolte in misura concordata e pianificata; ed esami di profitto, finalizzati a valutare e quantificare con un voto il conseguimento degli obiettivi complessivi dei corsi, che certificano il grado di preparazione individuale degli Studenti e possono tener conto di valutazioni formative eventualmente svolte in itinere. Limitatamente ad alcune attività ed insegnamenti saranno proposte attività di progettazione singola o per gruppi sotto la guida di un docente.
Il corso di laurea intende applicare, nel rispetto dei limiti posti dalle leggi vigenti ai crediti riconoscibili in ingresso per competenze pregresse (da diversi sistemi di formazione, o dall’esperienza professionale) strumenti atti a convalidare tali crediti, quali bilanci di competenze, ricorrendo alla consulenza di esperti dei diversi settori (sia dal punto di vista formativo che tecnico).



L'iscrizione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per la tutela dell'ambiente e del territorio richiede il possesso di una Laurea di primo livello ed il possesso di REQUISITI CURRICULARI che prevedano, comunque, un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline dell'ingegneria, propedeutiche a quelle caratterizzanti previste nell'ordinamento della presente classe di LM. Vengono inoltre definiti i REQUISITI DI PREPARAZIONE PERSONALE basati sulla valutazione della carriera pregressa.
REQUISITI CURRICULARI:
La verifica dei requisiti curriculari degli studenti in possesso di un titolo di laurea ex DM270/04 nella classe L-7 “Ingegneria Civile e Ambientale” è soddisfatta per gli studenti che nella precedente carriera universitaria abbiano conseguito un numero di crediti in specifici settori scientifico disciplinari (SSD) almeno pari ai minimi indicati nella Tabella 1, relativamente ad ogni singolo ambito.
Nella verifica dei CFU minimi nei singoli ambiti, gli esami sostenuti sono conteggiati una sola volta.

TABELLA 1
Materie di BASE:
Ambito matematica, informatica e statistica - n. minimo CFU 27
INF/01 INFORMATICA
ING-INF/05 SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI
MAT/03 GEOMETRIA
MAT/05 ANALISI MATEMATICA
MAT/06 PROBABILITÀ E STATISTICA MATEMATICA
MAT/07 FISICA MATEMATICA
MAT/08 ANALISI NUMERICA
MAT/09 RICERCA OPERATIVA
SECS-S/02 STATISTICA PER LA RICERCA SPERIMENTALE E TECNOLOGICA
Ambito Fisica e chimica - n. minimo CFU 12
CHIM/03 CHIMICA GENERALE E INORGANICA
CHIM/07 FONDAMENTI CHIMICI DELLE TECNOLOGIE
FIS/01 FISICA SPERIMENTALE
FIS/07 FISICA APPLICATA (A BENI CULTURALI, AMBIENTALI, BIOLOGIA E MEDICINA)
ING-IND/22 SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI

Materie CARATTERIZZANTI:
Ambito Ingegneria civile - n. minimo CFU 24
ICAR/01 IDRAULICA
ICAR/02 COSTRUZIONI IDRAULICHE E MARITTIME E IDROLOGIA
ICAR/04 STRADE, FERROVIE E AEROPORTI
ICAR/05 TRASPORTI
ICAR/06 TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA
ICAR/07 GEOTECNICA
ICAR/08 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
ICAR/09 TECNICA DELLE COSTRUZIONI
ICAR/10 ARCHITETTURA TECNICA
ICAR/11 PRODUZIONE EDILIZIA
ICAR/17 DISEGNO
Ambito Ingegneria ambientale e del territorio - n. minimo CFU 24
BIO/07 ECOLOGIA
CHIM/12 CHIMICA DELL'AMBIENTE E DEI BENI CULTURALI
GEO/02 GEOLOGIA STRATIGRAFICA E SEDIMENTOLOGICA
GEO/05 GEOLOGIA APPLICATA
GEO/11 GEOFISICA APPLICATA
ICAR/01 IDRAULICA
ICAR/02 COSTRUZIONI IDRAULICHE E MARITTIME E IDROLOGIA
ICAR/03 INGEGNERIA SANITARIA - AMBIENTALE
ICAR/05 TRASPORTI
ICAR/06 TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA
ICAR/07 GEOTECNICA
ICAR/08 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
ICAR/09 TECNICA DELLE COSTRUZIONI
ICAR/20 TECNICA E PIANIFICAZIONE URBANISTICA
Ambito Ingegneria industriale, della sicurezza e protezione civile, ambientale e del territorio - n. minimo CFU 9
ICAR/02 COSTRUZIONI IDRAULICHE E MARITTIME E IDROLOGIA
ICAR/06 TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA
ICAR/07 GEOTECNICA
ICAR/08 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
ICAR/09 TECNICA DELLE COSTRUZIONI
ICAR/11 PRODUZIONE EDILIZIA
ING-IND/08 MACCHINE A FLUIDO
ING-IND/09 SISTEMI PER L'ENERGIA E L'AMBIENTE
ING-IND/10 FISICA TECNICA INDUSTRIALE
ING-IND/11 FISICA TECNICA AMBIENTALE
ING-IND/17 IMPIANTI INDUSTRIALI MECCANICI
ING-IND/31 ELETTROTECNICA
TOTALE CFU: 96

Le domande dei laureati nella classe L-7 (ex DM270/04) che non soddisfano i requisiti di Tabella 1 per una differenza totale inferiore o uguale a 18 CFU, e comunque con differenze nei singoli ambiti al più pari a 6 CFU, saranno accolte; in tali casi, al fine di compensare le lacune riscontrate, verrà concordato con la Struttura Didattica competente un idoneo Piano di Studi Individuale.
Le domande dei laureati di classi diverse saranno valutate singolarmente, a condizione che nella precedente carriera universitaria abbiano conseguito un numero di crediti in specifici settori scientifico disciplinari (SSD) almeno pari ai minimi indicati nella Tabella 1 relativamente ad ogni singolo ambito.

REQUISITI DI PREPARAZIONE PERSONALE:
La preparazione personale viene ritenuta soddisfatta dai laureati che dimostrano di aver conseguito la laurea triennale senza particolari difficoltà. Tale condizione viene valutata sulla base della media conseguita negli esami sostenuti all'interno del percorso didattico seguito dal laureato nel CdL di provenienza; si ritiene verificata per i laureati che presentino un voto di laurea maggiore o uguale a 90/110. Negli altri casi, e comunque ogni volta che se ne ravveda l'opportunità, sarà richiesto allo studente di sostenere un colloquio integrativo.

Obbligatori
Obbligatori
Non obbligatori
Obbligatori
Non obbligatori
Obbligatori
Non obbligatori