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Il documento di Programmazione Didattica annuale definisce gli insegnamenti attivati e il calendario didattico stabilendo in particolare il numero dei periodi didattici nei quali l'anno accademico si articola e la collocazione degli insegnamenti attivati, tenendo conto che l’attività normale dello studente corrisponde all’acquisizione di circa 60 crediti all’anno. Lo studente può conseguire il titolo quando abbia comunque ottenuto 120 crediti adempiendo a quanto previsto dalla Struttura Didattica competente. Il corso di studio prevede un primo anno sostanzialmente in comune ai vari orientamenti e, al secondo anno, una articolazione in orientamenti tale da fornire conoscenze e competenze di livello specialistico in alcuni settori dell'ingegneria meccanica con stretti collegamenti ai relativi ambiti di ricerca. Nell’ambito del primo anno vengono approfonditi gli studi e le capacità di analisi e di modellazione di componenti e sistemi meccanici integrando, in maniera adeguata alle caratteristiche del percorso di studio, le conoscenze nell’ambito della progettazione industriale e della meccanica applicata alle macchine. Lo studente può orientare definitivamente il proprio percorso formativo nel secondo anno di studio, approfondendo ulteriormente le conoscenze specialistiche in importanti settori della meccanica quali: la progettazione meccanica, i materiali, le tecnologie meccaniche ed i sistemi produttivi, i sistemi per produrre e trasformare l'energia, oltre che nei veicoli terrestri e nell'innovazione industriale. Il corso di laurea al secondo anno si articola quindi in otto distinti percorsi formativi: Produttivo, Macchine, Progettazione, Veicoli Stradali, Veicoli Ferroviari, Propulsione Aeronautica, Robotica e Modelli per l’Ingegneria Industriale. In tale anno vengono inoltre collocate le attività a scelta libera dello studente e viene lasciato ampio spazio alla prova finale e ad eventuali tirocini presso aziende ed enti esterni. È previsto il percorso "Honours Programme in Mechanical Engineering" sulla base di convenzioni stipulate con aziende primarie. A questi percorsi saranno ammessi studenti particolarmente meritevoli, selezionati mediante bandi competitivi emessi sulla base delle convenzioni stipulate e pubblicizzate sul sito del CdS. Agli esiti positivi della partecipazione a tali attività formative allo studente verrà riconosciuta una attività formativa dell'ambito E [Ulteriori attività formative (art. 10, comma 5, lettera d) - Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro] con i CFU previsti a BANDO da un minimo di 2 ad un massimo di 9. Su delibera del CU sarà assegnato un bonus fino ad 1 punto da applicarsi alla prova finale.
L'Ingegnere Meccanico magistrale è una figura professionale di riferimento del settore industriale, nel cui ambito rappresenta la risorsa strategica che assume e coordina le principali funzioni progettuali, produttive, di collaudo, di misura e monitoraggio e di manutenzione delle macchine e dei sistemi, attraverso una progressiva diversificazione e specializzazione dei ruoli e delle competenze. Il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica si articola in otto diversi orientamenti, proprio per consentire tale diversificazione di ruoli e competenze: - Progettazione Meccanica, orientato ad un avanzato approfondimento dei metodi e dei criteri di progettazione, con specifico profilo relativo alla progettazione meccanica e ai processi di innovazione ad essa applicati, indirizzata anche a realizzazioni di elevata complessità. - Macchine, orientato agli studi termofluidodinamici e allo sviluppo delle macchine, con specifico profilo relativo alle turbomacchine e alle macchine volumetriche in ambito industriale e non, indirizzato anche a realizzazioni di elevata complessità. - Veicoli Stradali, indirizzato alla progettazione e allo sviluppo dei veicoli stradali e dei relativi sistemi di propulsione, relativo ai mezzi di trasporto su gomma a due e quattro ruote, nei diversi aspetti applicativi, indirizzato anche a realizzazioni di elevata complessità. - Veicoli Ferroviari, indirizzato alla progettazione e allo sviluppo dei veicoli ferroviari nei loro diversi aspetti applicativi, indirizzato anche a realizzazioni di elevata complessità. - Produttivo, orientato alla gestione avanzata delle attività di analisi e ingegnerizzazione dei processi produttivi, all'applicazione e implementazione delle più moderne metodologie produttive, oltre allo sviluppo di progetti e attrezzature per il miglioramento delle fasi del processo produttivo e/o di assemblaggio prodotto. - Robotica, orientato alla progettazione e allo sviluppo di sistemi robotizzati in ambito industriale, con specifico profilo relativo anche alle competenze nell'ambito dell'automatica e dell'elettronica. - Propulsione Aeronautica, orientato alla progettazione e allo sviluppo di sistemi propulsivi per l'impiego aeronautico, con specifico profilo relativo all'uso delle turbine a gas nelle diverse soluzioni per gli impieghi nell'aeronautica civile. - Modelli per l'Ingegneria Industriale, orientato all'approfondimento delle basi teoriche dell'ingegneria industriale, si prefigge di aprire la strada alla ricerca sia in ambito accademico che industriale. Il corso di studio prevede un primo anno sostanzialmente in comune ai vari percorsi ed al secondo anno un'articolazione tale da fornire conoscenze e competenze di livello specialistico nei settori sopra identificati dell'ingegneria meccanica, con stretti collegamenti ai relativi ambiti di ricerca. Nell'ambito del primo anno vengono approfondite le competenze e le capacità di analisi e di modellazione di componenti e sistemi meccanici e delle macchine a fluido, le conoscenze nell'ambito della progettazione industriale e della meccanica applicata alle macchine. Nel secondo anno di studio, lo studente approfondisce ulteriormente le conoscenze specialistiche secondo gli orientamenti previsti, oltre a personalizzare il proprio percorso con le attività a scelta libera; viene inoltre lasciato ampio spazio al tirocinio, che può essere svolto anche presso aziende ed enti esterni, ed alla preparazione della tesi. Gli ambiti professionali tipici per i laureati magistrali sono quelli della progettazione avanzata, dell'innovazione, sviluppo ed ottimizzazione della produzione, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione che nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche. I laureati potranno trovare occupazione presso industrie meccaniche, elettromeccaniche e meccatroniche, aziende ed enti per la produzione e la conversione dell'energia, imprese impiantistiche, industrie per l'automazione e la robotica, imprese che opera nella progettazione e costruzione dei veicoli e di loro parti, compresi i sistemi propulsivi, imprese manifatturiere in generale per la produzione, l'installazione ed il collaudo, la manutenzione e la gestione di macchine, di linee e reparti di produzione. Gli insegnamenti del II anno all'interno di alcuni degli otto percorsi formativi potranno essere erogati in lingua inglese al fine di favorire il processo di internazionalizzazione. I percorsi formativi che potranno essere erogati in lingua inglese, limitatamente ai corsi di indirizzo, sono: Veicoli Stradali, Veicoli Ferroviari, Propulsione Aeronautica e Robotica. I docenti anche di altri insegnamenti previsti dall'offerta formativa, preso atto della eventuale presenza di studenti stranieri frequentanti, di concerto con gli altri studenti, potranno comunque tenere il corso in lingua inglese.
Gli ambiti professionali tipici per i laureati specialisti della classe sono quelli dell'innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione sia nelle imprese manifatturiere o di servizi sia nelle amministrazioni pubbliche. I laureati specialisti potranno trovare occupazione presso industrie meccaniche ed elettromeccaniche, aziende ed enti per la produzione e la conversione dell'energia, imprese impiantistiche, industrie per l'automazione e la robotica, imprese manifatturiere in generale per la produzione, l'installazione e il collaudo, la manutenzione e la gestione di macchine, linee e reparti di produzione, sistemi complessi. Al fine di rispondere ad esigenze delle varie Parti Interessate, con particolare riferimento alle aziende del territorio che manifestano la maggiore domanda di laureati di secondo livello in Ingegneria Meccanica, sono stati identificati alcuni ruoli e per la definizione dei relativi sbocchi professionali è stato fatto riferimento alla Nomenclatura e classificazione delle unità professionali (NUP) individuata dall’ISTAT. 2.2.1.1 - Ingegneri meccanici. Gli Ingegneri Meccanici conducono ricerche ovvero applicano le conoscenze esistenti nel campo della meccanica per disegnare, progettare e controllare funzionalmente, per produrre e manutenere strumenti, motori, macchine ed altre attrezzature meccaniche; mezzi di trasporto terrestri, marini, aerei ed aerospaziali, le parti meccaniche dei relativi sistemi di propulsione e di produzione di energia. Sovrintendono e dirigono tali attività, conducono ricerche e studi sulle caratteristiche tecnologiche dei materiali utilizzati e dei loro processi di produzione.
Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica forma figure professionali di elevato livello, dotate di padronanza dei metodi della modellistica analitica e numerica e dei contenuti tecnico scientifici generali dell'Ingegneria in settori specifici quali le tecniche più avanzate di progettazione meccanica, l'analisi e la definizione dei sistemi e dei processi di produzione, la progettazione delle principali tipologie di veicoli terrestri, le moderne procedure per l'innovazione industriale. Il livello di approfondimento dei temi trattati durante il percorso formativo caratterizza il Laureato Magistrale per una elevata preparazione tecnico-culturale nei diversi campi della meccanica, e gli conferisce abilità nel trattare problemi complessi, anche secondo un approccio interdisciplinare, volto specificamente alla innovazione. Egli ha consapevolezza e capacità di assunzione di responsabilità per i ruoli ricoperti. Gli studenti della laurea magistrale vengono in parte preparati per ricoprire, con maggiori competenze, responsabilità e autonomia, i ruoli, caratterizzati da competenze tipiche dell'ingegneria meccanica, per i quali sono stati formati dalla laurea triennale nell'ambito industriale ed in particolare in quello dell'ingegneria meccanica e i cui relativi insegnamenti sono ritenuti requisiti essenziali di accesso alla magistrale. Tali implementazioni sono ottenute nel percorso degli esami obbligatori o mediante adeguata selezione di esami a scelta vincolata o scelta libera per completare il piano di studi individuale. - RM1: progettista di gruppi e sistemi meccanici: si intende una figura che si occupi della progettazione, comprensiva dei processi di modellazione e calcolo fino alla sperimentazione ed alla prototipazione finale, di gruppi e sistemi meccanici anche complessi. - RM2: progettista, pianificatore e coordinatore di processi di produzione industriale: si intende una figura che sia responsabile della progettazione e/o organizzazione di processi di fabbricazione per la produzione di parti e componenti di macchine. - RM3: progettista di sistemi per la conversione dell'energia: si intende una figura che si occupi della progettazione, comprensiva dei processi di sperimentazione e prototipazione, di apparati e sistemi relativi alla conversione dell'energia e alla propulsione con particolare attenzione alle fonti energetiche alternative ed innovative ed al risparmio energetico. - RM4: progettista di componenti, parti o sistemi di veicoli terrestri: si intende una figura che si occupi della progettazione di componenti e sistemi meccanici per applicazioni nei veicoli, capace di utilizzare gli strumenti e le tecniche proprie di questo settore e che sia consapevole delle tematiche della sicurezza stradale e dell'impatto ambientale connesso. - RM5: progettista e/o coordinatore di processi di innovazione industriale: si intende una figura che sia responsabile e/o coordinatore dell'innovazione tecnica e tecnologica di apparati e sistemi connessi alle macchine e ai sistemi meccanici. - RM6: professionista e consulente: si intende una figura che sulla base di adeguati percorsi formativi ed esperienze applicative svolge un ruolo indipendente o di supporto alla industria, nel campo della progettazione, produzione e manutenzione di sistemi meccanici e degli impianti. - RM7: tecnico commerciale - responsabile assistenza tecnica: si intende una figura che partendo da una profonda conoscenza del prodotto, dei processi d'uso dello stesso e da una solida base di competenze tecniche, sappia promuovere e gestire il processo di vendita di beni industriali e/o l'organizzazione dei servizi post-vendita e di assistenza tecnica industriale presso il cliente. - RM8: ricercatore: si intende una figura che occupa ruoli di coordinamento e responsabilità operative, nell'ambito di laboratori di ricerca e di sviluppo tecnologicamente avanzati, nel campo delle macchine e degli impianti. La formazione del laureato magistrale in Ingegneria Meccanica ha comunque l'obiettivo di fornire le competenze per permettere l'apprendimento permanente in un settore ad elevata evoluzione tecnologica, per l'ulteriore specializzazione in settori specifici o scientificamente avanzati, per la prosecuzione degli studi in livelli di formazione superiore, quali Master e Scuole di dottorato. Articolazione del percorso formativo Il corso di studio prevede un primo anno sostanzialmente in comune e, al secondo anno, una limitata diversificazione degli insegnamenti tale da fornire conoscenze e competenze di livello specialistico in alcuni settori dell'ingegneria meccanica con stretti collegamenti ai relativi ambiti di ricerca. Nell'ambito del primo anno vengono approfonditi gli studi e le capacità di analisi e di modellazione di componenti e sistemi meccanici integrando, in maniera adeguata alle caratteristiche del percorso di studio, le conoscenze nell'ambito della progettazione industriale e della meccanica applicata alle macchine. Lo studente può orientare definitivamente il proprio percorso formativo nel secondo anno di studio, approfondendo ulteriormente le conoscenze specialistiche in importanti settori della meccanica quali la progettazione meccanica, i materiali, le tecnologie meccaniche ed i sistemi di produzione e gestione, i sistemi per produrre e trasformare l'energia, oltre che nei veicoli terrestri, nell'innovazione industriale. In tale anno vengono inoltre collocate le attività a scelta libera dello studente e viene lasciato ampio spazio alla prova finale e ad eventuali tirocini presso aziende ed enti esterni.Lo studente potrà svolgere attività formativa (esami e tesi) all'estero nell'ambito di programmi di internazionalizzazione, secondo le modalità dettate dagli appositi regolamenti. Le modalità e gli strumenti didattici, con cui i risultati di apprendimento attesi vengono conseguiti, sono lezioni ed esercitazioni in aula, attività di laboratorio che unisce momenti di formazione frontale ad applicazioni pratiche di gruppo assistite (simulative, progettuali, strumentali e sperimentali) e visite tecniche. Sono possibili, tirocini presso aziende, enti pubblici, studi di consulenza, professionali e società di ingegneria.Le modalità con cui i risultati di apprendimento attesi sono verificati consistono in valutazioni formative (prove in itinere intermedie), intese a rilevare l'andamento della classe e l'efficacia dei processi di apprendimento, svolte in misura concordata e pianificata; in esami di profitto, finalizzati a valutare e quantificare con un voto il conseguimento degli obiettivi complessivi dei corsi, che certificano il grado di preparazione individuale degli studenti e possono tener conto delle eventuali valutazioni formative e certificative svolte in itinere. Per studenti che richiedano certificazioni intermedie (per trasferimenti/ mobilità verso altri corsi di laurea, assegni, borse di studio etc.) si adotteranno su richiesta valutazioni certificative, che permettano il riconoscimento dei crediti ai fini della carriera.Il corso di laurea intende applicare, nel rispetto dei limiti posti dalle leggi vigenti, ai crediti riconoscibili in ingresso per competenze pregresse (da diversi sistemi di formazione, o dall'esperienza professionale) strumenti atti a convalidare tali crediti, quali bilanci di competenze, ricorrendo alla consulenza di esperti dei diversi settori (sia dal punto di vista formativo che tecnico).
L’iscrizione al CdLM richiede il possesso di una Laurea di primo livello ed il possesso di Requisiti Curriculari che prevedano, comunque, un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline dell'ingegneria, propedeutiche a quelle caratterizzanti previste nell'ordinamento della presente classe di laurea magistrale. Vengono inoltre definiti i Requisiti di Preparazione Personale basati sulla valutazione della carriera pregressa. Requisiti Curriculari Si ritengono soddisfatti i requisiti curriculari per i laureati che sono in: 1) Possesso della Laurea nella Classe L-9 “Ingegneria Industriale” DM 270/04, conseguita con almeno 160 CFU con voto nelle materie di base, caratterizzanti e affini e integrative e voto minimo di laurea di 102, se laureati in pari, e di 105 se laureati con un anno di ritardo. Oppure 2) Possesso della Laurea nella Classe L-7 “Ingegneria Civile e Ambientale” o L-8 “Ingegneria dell’Informazione” DM 270/04, conseguita con almeno 160 CFU con voto nelle materie di base, caratterizzanti e affini e integrative e voto minimo di laurea di 105, se laureati in pari, e di 108, se laureati con un anno di ritardo. Oppure 3) Possesso di Laurea DM 270/04, conseguita con almeno 160 CFU con voto nelle materie di base, caratterizzanti e affini e integrative, con voto di laurea maggiore o uguale a 80/110 o equivalente e rispetto dei requisiti di Tabella 1: Tabella 1 AMBITO DELLE DISCIPLINE DI BASE Numero minimo di CFU richiesti: 48 Descrizione: a) Almeno 24 CFU nell’ambito di Matematica, Informatica e Statistica (SSD: INF/01, ING-INF/05, MAT/02, MAT/03, MAT/05, MAT/06, MAT/07, MAT/08, MAT/09, SECS-S/01, SECS- S/02, SECS-S/03); b) Almeno 12 CFU nell’ambito di Fisica e Chimica (SSD: CHIM/02, CHIM/03, CHIM/07, FIS/01, FIS/03) AMBITO DELL'INGEGNERIA MECCANICA Numero minimo di CFU richiesti: 24 Descrizione SSD: ING-IND/12, ING-IND/13, ING-IND/14, INGIND/ 15, ING-IND/16, ING-IND/17 AMBITO DELL'INGEGNERIA ENERGETICA E AEROSPAZIALE Numero minimo di CFU richiesti: 18 Descrizione SSD: ING-IND/06, ING-IND/08, ING-IND/09, ING-IND/10, ING-IND/11 AMBITO DELL'ENERGIA ELETTRICA Numero minimo di CFU richiesti: 6 Descrizione SSD: ING-IND/31, ING-IND/32, ING-IND/33, ING-INF/ 05 Oppure 4) Possesso della Laurea nella Classe 10 “Ingegneria Industriale” ex DM 509/99, conseguita con un numero di crediti in specifici settori scientifico disciplinari almeno pari ai minimi indicati nella Tabella 1 e che hanno almeno 160 crediti con voto nelle materie di base, caratterizzanti ed affini e integrative. Ai laureati che non soddisfano i requisiti riportati nella Tabella 1 per una differenza inferiore a 30 CFU, e che comunque hanno svolto nel CdL di provenienza attività di stage e tirocinio, una apposita Commissione di valutazione nominata dalla struttura didattica di competenza proporrà un percorso formativo preliminare all’iscrizione che prevede il superamento di esami di CdL tali da compensare le carenze esistenti. Gli eventuali esami di compensazione, previsti nel percorso formativo preliminare, dovranno, comunque essere superati prima dell’ iscrizione definitiva al CdLM. Requisiti di Preparazione personale Ai candidati di cui al punto 3 è richiesto anche il rispetto dei requisiti di preparazione personale. L’adeguatezza della preparazione personale viene verificata mediante un colloquio con una Commissione nominata dal Presidente del CdLM. Nel caso in cui la verifica porti all’accertamento di gravi lacune, la Commissione, con delibera motivata, proporrà allo studente un percorso formativo integrativo atto a sanare le lacune evidenziate prima dell'iscrizione definitiva al corso di laurea magistrale. Sono esonerati dal colloquio di verifica i laureati che hanno conseguito la laurea triennale con una carriera di durata uguale o inferiore a 4 anni accademici e con media pesata maggiore o uguale a 22, oppure per i laureati con una carriera di durata uguale o inferiore a 6 anni accademici, ma con media pesata maggiore o uguale a 24. Nel valutare la durata della carriera, si tiene conto di eventuali anni accademici frequentati dal laureato in qualità di studente part- time.