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Emergenza carceri, appello della rettrice Petrucci

Un minuto di silenzio in Ateneo
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Osservato stamani un minuto di silenzio presso l’atrio dell’Aula Magna del Rettorato, su proposta della rettrice Alessandra Petrucci, come segno di partecipazione simbolica per richiamare l’attenzione sulla situazione di emergenza nelle carceri italiane, nuovamente riportata con forza agli occhi di tutti a seguito del suicidio di un giovane detenuto presso la casa circondariale della Dogaia di Prato, dove ha sede il Polo penitenziario universitario dell'Ateneo.

“Accanto a quel giovane ci sono tanti altri giovani che non possono essere lasciati soli, ma vanno accompagnati in percorsi di rieducazione dove lo studio gioca un ruolo fondamentale – sottolinea la rettrice Petrucci -: quanto sta avvenendo nelle carceri (suicidi, rivolte, aggressioni) richiede la nostra attenzione e il nostro impegno. A nome della comunità universitaria dell’Ateneo fiorentino faccio urgente appello al Ministro, al Capo Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria perché si intervenga per migliorare le condizioni dei detenuti attraverso percorsi formativi volti al reinserimento sociale, nonché per supportare il personale e tutti coloro che si impegnano quotidianamente nell'amministrazione dei luoghi di pena”.

All'iniziativa, a cui ha partecipato il personale del Rettorato, erano presenti anche il prorettore vicario Giovanni Tarli Barbieri, la delegata alla inclusione e diversità Maria Paola Monaco e Carmelo Cantone, ex vicecapo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, già Provveditore regionale.

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